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Ugl: Capone, nuovo percorso per consolidare base sociale centro-destra

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Foligno, 10 ott. (Labitalia) – Da Palermo a Pontida, da Fiuggi ad Atreju, l’Ugl lancia un nuovo percorso per consolidare la base sociale del centro-destra italiano. In questi giorni, infatti, si è riunito a Foligno il Comitato confederale dell’Ugl per confermare il cammino di rinnovamento del sindacato, avviato dall’insediamento del leader Paolo Capone. L’Ugl ha l’obiettivo di rafforzare il suo ruolo di guida nel mondo del lavoro e di diventare un luogo di elaborazione di un nuovo pensiero economico e sociale, capace di interpretare i cambiamenti che l’Italia sta attraversando.
“Promuovere -ha sostenuto- nuove forme di partecipazione dei lavoratori nella gestione delle imprese è un primo passo verso il progresso economico dell’Italia, così come accade nel sistema tedesco. Per questo l’Ugl si rivolge alle forze del centro destra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Energie per l’Italia e Direzione Italia), con l’obiettivo di partecipare alla stesura di un programma che sia in grado di affrontare le problematiche del Paese, partendo proprio dai territori”.
Ed è per questo che, secondo Capone, per permettere la crescita economica del Paese, è necessario “affrontare in primis il problema lavoro, partendo da quei 6 milioni tra disoccupati, Neet e persone che vivono in condizioni disagiate”. “Il governo – ha avvertito – deve mettere a punto un programma di politiche industriali volto a favorire lo sviluppo delle imprese, attori principali nella creazione di lavoro e produzione di beni e servizi. In questi ultimi anni abbiamo assistito a un vero e proprio massacro del sistema lavoro per cui, ad oggi, l’occupazione rischia essere un miraggio”.
L’Ugl si presenta come nuovo collettore sociale del centro destra, con l’obiettivo di offrire alla politica un’analisi della instabilità economica in cui versa il Paese, dal punto di vista dei lavoratori. Con questo spirito, in occasione del raduno della Lega Nord a Pontida, Capone ha fatto una riflessione sulle differenze economiche, sempre più nette tra Nord e Sud Italia: “Purtroppo -ha spiegato- sono le politiche di sviluppo economico non hanno saputo valorizzare al meglio le potenzialità del Meridione. Dobbiamo accettare che la Lega e gli alleati hanno fatto un ottimo lavoro per il Nord, sia nella regione del Veneto che in Lombardia e stanno contribuendo anche al governo della Liguria”.
“Mi riferisco -ha sottolineato- a maggiori sostegni alle imprese, più efficienza della macchina burocratica, più possibilità per i giovani. C’è bisogno di cambiamento per incentivare il rilancio dell’Italia nella sua unità e non solo di una parte, per questo l’Ugl condivide il piano di sviluppo del Paese proposto dalla Lega”.
Tra le regioni del Meridione, quella che risente maggiormente della crisi è la Sicilia dove la povertà assoluta della popolazione residente raggiunge il 27,3%, maggiore rispetto alle altre realtà del Mezzogiorno. Capone ha avuto modo di intervenire alla conferenza indetta da Fratelli d’Italia a Termini Imerese (Palermo), a favore di Nello Musumeci, candidato di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord alla Regione Siciliana: “Musumeci è una persona credibile, che conosce la Regione e le relative potenzialità. Quindi sostengo il suo programma, volto ad incrementare turismo, professionalità, agricoltura, lavoro e formazione. Di sicuro, rappresenta una guida forte su cui puntare per il rilancio della Sicilia”.
In una visione di unità del Paese, in quest’ultimo anno il sindacato ha organizzato conferenze itineranti per l’Italia, non solo nei grandi centri ma anche nelle province, per consolidare la presenza dell’Ugl in ogni singola regione con il fine, ha chiarito, di “sviluppare una cultura economica e politica e la nascita di una classe dirigente competente e dotata di capacità di visione”.
“La globalizzazione -ha commentato Capone, alla convention organizzata dal Ppe e da Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo- impone nuove e più pesanti sfide ed è per questo che abbiamo bisogno di maggiori sostegni da parte dell’Europa per affrontare al meglio la partita del mondo del lavoro in continua evoluzione. L’Italia deve tornare ad avere un ruolo centrale all’interno dell’Unione”.
“E’ arrivato il momento -ha auspicato- di focalizzarsi su quello di cui il Paese ha davvero bisogno: una classe politica unita e che abbia una visione comune: la rinascita economica dell’Italia. E’ necessario che il governo promuova un modello di welfare che sia ben lontano dalle degenerazioni assistenzialiste cui abbiamo assistito negli ultimi decenni. La visione dell’Ugl è quella di una società fondata su un welfare di comunità, che rende effettivo ed esigibile il primo articolo della Carta Costituzionale: una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Questa è la nostra rivoluzione del buonsenso”.