Home Nazionale Vaccini: Gelli (Pd), Pdl entro estate, obbligo anche per operatori Ssn

Vaccini: Gelli (Pd), Pdl entro estate, obbligo anche per operatori Ssn

0

Milano, 21 apr. (AdnKronos Salute) – Vaccinazioni obbligatorie per tutti gli operatori – medici, infermieri e altre figure – che vogliono lavorare all’interno del Servizio sanitario nazionale. Potrebbe essere questo uno dei punti della legge sui vaccini annunciata da Federico Gelli, responsabile Sanità del Pd. Un progetto ancora in fieri, che sarà il frutto di un confronto con le principali società scientifiche di settore, ma anche con Istituto superiore di sanità e Agenzia italiana del farmaco. “Abbiamo già un calendario di incontri in maggio”, dichiara Gelli all’AdnKronos Salute. “La speranza è di depositare il Pdl entro luglio”.
Fra gli altri punti allo studio, spiega: l’obbligo di profilassi in bambini e ragazzi per l’ingresso nelle scuole di ogni ordine e grado; il rafforzamento delle attività istituzionali di informazione e sensibilizzazione sulle vaccinazioni, anche con una campagna ad hoc; penalizzazioni fino alla radiazione per i medici che diffondono notizie fuorvianti sui vaccini o li sconsigliano; la valutazione con Aifa dell’opportunità di rafforzare ulteriormente il sistema di farmacovigilanza su questi prodotti che, è tuttavia convinto Gelli, “sono già oggi in assoluto i più controllati e monitorati”.
Secondo il deputato, medico, i camici bianchi dovrebbero essere i primi a dare l’esempio. Specie in questo momento di sfiducia dilagante sui vaccini, un “terrore” che abbatte i livelli di copertura della popolazione e che “mette a rischio i più deboli”, ha denunciato ancora oggi in un’intervista Guido Rasi, direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco Ema che l’Italia si candida a ospitare dopo la Brexit. “E’ necessario ribadire l’obbligatorietà di vaccinazione per medici e infermieri, che dovrebbe essere un prerequisito per l’ingresso nel Ssn – dice Gelli – Oggi solo il 20% si vaccina e trovo che questo sia un dato incredibile”, per professionisti che sempre spesso più vivono a contatto con pazienti fragili. “Non è accettabile che un operatore sanitario rischi di diventare un ‘untore’ di malattie infettive”. (segue)