Home Nazionale Vaccini: Moige in piazza contro decreto Lorenzin, no obbligo sì informazione

Vaccini: Moige in piazza contro decreto Lorenzin, no obbligo sì informazione

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Roma, 27 giu. (AdnKronos Salute) – “No all’obbligarietà dei vaccini, ma più informazioni alla famiglie sulle vaccinazioni e coinvolgimento dei genitori che non possono essere espropriati del diritto-dovere di decidere per la salute dei propri figli”. Sono le parole d’ordine con le quali oggi una piccola delegazione del Movimento italiano genitori (Moige) ha protestato a Roma davanti alla sede del Senato contro il decreto Lorenzin sui vaccini obbligatori: “Stiamo portando in piazza le denunce dei genitori che, in molte parti d’Italia, hanno espresso il loro disagio di fronte a questo provvedimento”, ha detto all’Adnkronos Salute Antonio Affinita, direttore generale del Moige.
“Non siamo contrari ai vaccini, anzi – dice Elisabetta Scala, vicepresidente del Moige – siamo, inoltre, più che favorevoli alle campagne di informazione sulle vaccinazioni, purché ci sia chiarezza e i genitori vengano coinvolti. Ciò a cui siamo contrari è il fatto di estraniare i genitori completamente dal loro diritto-dovere di educare i figli, di essere i primi responsabili della loro salute. In questo provvedimento veniamo considerati, in pratica, degli incapaci, che vanno obbligati, facendo cadere le cose dall’alto. E questo non ci sta bene. Oggi l’obbligo riguarda i vaccini, domani cosa riguarderà? Siamo per una cittadinanza responsabile, che è quello che fa tutta l’Europa”.
L’abbassamento delle percentuali di copertura vaccinale, tra l’altro, “è la conseguenza – aggiunge Scala – del fatto di aver lasciato totalmente sole le famiglie per anni. Io ho 4 figli. Per i primi due arrivava a casa il libretto vaccinale. Mi ricordavano, quando li iscrivevo a scuola, che dovevo fare dei richiami. E così io ero informata, potevo chiedere ulteriori informazioni al pediatra, nel caso. Gli altri due figli non hanno mai ricevuto un libretto vaccinale, nessuno da tempo mi ricorda che li devo vaccinare. E oggi mi vengono a dire che sono io la colpevole, che io sono l’irresponsabile? Ma dove sono state fino a oggi le istituzioni? Serve più organizzazione, sostegno alla famiglia che vuole vaccinare e coinvolgimento”, conclude la vicepresidente del Moige.
“Siamo qui oggi, a pochi passi dal Senato – sottolinea Antonio Affinita, direttore generale Moige – per denunciare l’incostituzianalità del decreto sui vaccini. Diciamo no al sistema dell’obbligatorietà che arriva addirittura a togliere i figli alle mamme e dare multe doppie rispetto a quelle comminate a un tabaccaio che vende sigarette ai bambini, otto volte di più rispetto a un barista che vende alcol ai minori”.
“Ci troviamo di fronte a qualcosa di inaccettabile – aggiunge Affinita – a pochi mesi dal Piano nazionale vaccini che prevedeva il coinvolgimento delle famiglie, una formazione, un’informazione, una sensibilizzazione. E’ inaccettabile sul piano dei principi. Abbiamo anche visto, come indicano recenti e autorevoli indagini, che disponiamo di un sistema vaccinale inadeguato, non in grado di avvertire per i richiami, di garantire le informazioni per una vaccinazione serena. Ci sono buchi organizzativi gravi. Noi vogliamo che vengano prese in considerazione le esperienza di Veneto e Lombardia, esperienze di ‘buone pratiche ‘, dove senza l’obbligatorietà si sono raggiunte ottime coperture”.