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I Venerdì di Palazzo del Pero: al via il primo incontro il 3 marzo

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I Venerdì di Palazzo del Pero: al via il primo incontro il 3 marzo

Ritornano, per l’ottavo anno consecutivo, gli incontri , I Venerdì di Palazzo del Pero, organizzati dal Centro sociale “Valcerfone”, con il contributo di due significative realtà  locali, la Farmacia Marini- Giabbanelli e Capacci Gualtiero (commercio foraggi), con la collaborazione della Società Storica Aretina. La Valcerfone e la Valtiberina ancora un “libro aperto” da esplorare e sfogliare, sempre più sorprendente per gli stessi ricercatori, sempre più accattivante per i numerosi ospiti delle cinque serate.

La prima conversazione avrà luogo Venerdì 3 marzo alle ore 21 presso i locali del Centro (Palazzo del Pero, n. 60, tel. 0575369379) ed è affidata a Maria Gatto e Sara Faralli che parleranno su, Testimonianze altotiberine al Museo Archeologico Nazionale “Mecenate” di Arezzo.

Un recente riesame dei materiali esposti al Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” di Arezzo ha consentito di individuare alcuni reperti provenienti, secondo gli inventari, dall’area altotiberina, in particolare da Sestino: si tratta di pochi pezzi rinvenuti nell’Ottocento e in parte noti, che possono offrire lo spunto per raccontare aspetti del mondo antico, ma anche per narrare le moderne vicende del collezionismo archeologico e della formazione delle raccolte del Museo aretino.

Maria Gatto, laureata in Etruscologia e dottore di ricerca in Storia e Civiltà del Mondo Antico presso l’Università degli Studi di Firenze. Dopo una lunga esperienza nella didattica dell’archeologia, è diventata Funzionario archeologo del Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) nel 2012 e dal novembre 2015 è direttore del Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” di Arezzo per il Polo Museale della Toscana. Autrice di diversi studi e contributi anche di carattere divulgativo e beneficiaria di borse di studio italiane e estere, ha sviluppato un particolare interesse per la Chimera di Arezzo.

Sara Faralli, laureata in Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana e dottorata in Storia e Civiltà del Mondo Antico, presso l’Università degli Studi di Firenze. Attualmente dipendente del Polo Museale della Toscana (Mibact), in servizio presso il Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” di Arezzo. Autrice di studi e lavori di argomento archeologico, in particolare in materia di collezionismo e reimpiego di antichità, statuaria e piccola plastica in bronzo di epoca romana.