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Via Malpighi: furberia e improvvisazione

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Via Malpighi: furberia e improvvisazione
Francesco Romizi

“Arezzo in Comune, fin da subito, si è battuto affinché l’amianto presente nelle coperture delle case popolari di via Malpighi fosse rimosso. Ma abbiamo anche evidenziato il doppio gioco dell’amministrazione comunale che a parole si fa paladina della questione ma nei fatti non compie alcuna scelta concreta. Tanta enfasi, perfino alcune passeggiate a braccetto con un presidente di una Regione del nord – da quando Milano può deliberare per Arezzo? – fino alla delibera dell’ultimo Consiglio Comunale. Sulla quale è necessario fare chiarezza”.

Così il capogruppo Francesco Romizi di Arezzo in Comune, accompagnato dall’ex assessore Franco Dringoli e dal segretario politico Flavia Pancani, sottolinea le mancanze dell’amministrazione “che, a proposito di Consiglio Comunale, si manifestarono in tutta la loro evidenza fin dall’inizio di quest’anno quando proposi un emendamento al bilancio, per trovare le risorse, bocciato dalla maggioranza. Ma come un coniglio dal cilindro, sembrerebbe che queste risorse siano comparse lo scorso 14 novembre quando il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini ha dichiarato di avere fatto inserire a bilancio 400.000 euro anticipandoli a carico del Comune per finanziare l’intervento in questione da eseguire nel 2018. Una gran bella figura, accompagnata da parole altisonanti. E giù a seguire comunicati di congratulazioni di consiglieri di maggioranza. Ma andiamo a leggere le righe del bilancio comunale. E come tutti i conigli dal cilindro ci accorgeremo che si tratta di un’operazione di puro illusionismo.

Intanto, le risorse, i 400.000 euro anticipati dal Comune, non esistono ma sarebbero reperite da fantasiosi ‘proventi di Arezzo Casa’. In secondo luogo, l’intervento in via Malpighi è previsto nel piano degli investimenti proprio di Arezzo Casa e nel 2018 potrà essere eseguito da questo ente grazie a risorse del ministero delle Infrastrutture pervenute negli ultimi mesi che sono state messe a disposizione per le manutenzioni di vari immobili di edilizia popolare nel territorio aretino. Non solo: siccome il Comune di Arezzo è proprietario e utilizzatore in proprio di alcuni locali del complesso di via Malpighi dovrà compartecipare, quale condomino, con un contributo di alcune decine di migliaia di euro da versare ad Arezzo Casa per il risanamento del famigerato tetto. In Comune lo sanno certamente ma questi soldi non sono stati messi a bilancio. E deve essere fatto entro l’anno, altrimenti, nonostante le promesse, l’intervento slitterà ancora.

Arezzo in Comune esprime dunque la propria soddisfazione per la possibilità di utilizzare risorse messe a disposizione dal governo per intervenire su via Malpighi e su altri complessi di case popolari della provincia. E invita il Comune di Arezzo a correggere urgentemente il bilancio, fin dalla seduta consiliare del prossimo dicembre, inserendo al posto dell’intervento fittizio finanziato con soldi non veri, il contributo da versare ad Arezzo Casa, per non ritardare l’operatività dell’ente nell’intervento di eliminazione dell’amianto dai tetti di via Malpighi.

Paradossale infine che ci sia un’ulteriore guerra in corso tra il Comune di Arezzo e una sua partecipata come Arezzo Casa. Ma anche questo è un refrain dell’attuale amministrazione. Niente di nuovo sul fronte… tosco-orientale”.