Home Nazionale Villaggio degli Agricoltori, stoviglie ‘green’ per i momenti gourmet

Villaggio degli Agricoltori, stoviglie ‘green’ per i momenti gourmet

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Roma, 29 set. – (AdnKronos) – I migliori prodotti dell’agroalimentare Made in Italy dalle campagne alla tavola, quella del Villaggio degli Agricoltori della Coldiretti che apre oggi al Castello Sforzesco di Milano, all’insegna della sostenibilità grazie alle stoviglie per la ristorazione in Mater-Bi, la bioplastica di Novamont biodegradabile e compostabile che può essere smaltita assieme agli scarti alimentari.
Novamont, che nel 2015 ha sottoscritto un accordo strategico con Coldiretti, Fai e Cai finalizzato alla diffusione di colture per la creazione di filiere agroindustriali delle bioplastiche e dei biolubrificanti, è infatti partner dell’iniziativa e così, i migliaia di pasti che saranno serviti ogni giorno (con conseguente produzione di rifiuti) saranno a impatto ambientale ridotto. A questo si aggiunge il programma di coordinamento della raccolta dei rifiuti tra Novamont e Amsa.
Con il marchio Mater-Bi Novamont produce e commercializza un’ampia famiglia di bioplastiche, biodegradabili e compostabili secondo lo standard Uni 13432, ottenute grazie a tecnologie proprietarie nel campo degli amidi, delle cellulose, degli oli vegetali e delle loro combinazioni, usate in tanti ambiti della vita quotidiana.
Le componenti essenziali per la produzione delle bioplastiche Mater-Bi sono amido di mais e oli vegetali, non modificati geneticamente e coltivati in Europa con pratiche agricole di tipo tradizionale, creando filiere integrate che vanno ben oltre le bioplastiche stesse, in sinergia con il cibo e con la qualità dei territori attraverso l’applicazione di una continua innovazione.
I prodotti compostabili realizzati in Mater-Bi rappresentano soluzioni capaci di chiudere il cerchio dell’economia, perché nascono dalla terra e ritornano alla terra. Evitano infatti lo smaltimento in discarica e contribuiscono alla creazione di compost di qualità, un alleato importantissimo per combattere la desertificazione e l’erosione dei suoli. Sono prodotti in grado di creare valore diffuso lungo tutta la filiera, trasformando problemi locali in imperdibili opportunità di cambiamento e di sviluppo.
Il modello Novamont di bioeconomia ha permesso di sperimentare filiere agricole, come quella del cardo, che produce dal seme olio, proteine, molecole attive e nuove opportunità di ricerca valorizzando i terreni non redditizi e dando opportunità per la sostituzione delle farine proteiche con prodotti locali.
“Queste filiere sono un laboratorio a cielo aperto che permette di collegare la ricerca con la conoscenza e l’esperienza – dichiara Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont – in grado di generare nuovi posti di lavoro e di riconnettere l’economia con la società”.
Quella milanese è la prima tappa del Villaggio degli Agricoltori della Coldiretti che viaggerà attraverso la penisola per far conoscere i tesori delle campagne italiane e la loro straordinaria biodiversità.