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Ecco l’elenco dei soldi restituiti”

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Roma, 17 feb. (AdnKronos) – “Il ministero dell’Economia e finanze ha certificato ufficialmente che i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno donato al Fondo per il Microcredito oltre 23,4 milioni di euro derivanti dal taglio dei propri stipendi personali, adempiendo così alle promesse fatte ai cittadini e ai princìpi inderogabili previsti dal Codice etico del Movimento 5 Stelle”. E’ quanto si legge in un post sul sito del movimento, che pubblica “l’intera tabella delle donazioni con gli importi dichiarati su Tirendiconto.it e quelli arrivati al Mef (Alcuni scostamenti minimi sono dovuti a semplici asimmetrie contabili ed arrotondamenti)”, tornando sul caso rimborsi.
“Più di 23,4 milioni di euro che hanno ad oggi contribuito a finanziare oltre 7.460 piccole e medie imprese e creato oltre 18.000 nuovi posti di lavoro. Tra il 96% dei parlamentari che hanno donato gran parte del proprio stipendio e delle proprie indennità, particolare merito va a: Massimiliano Bernini che ha donato 334.398,28 euro; Da Villa Marco con 298.252,05 euro; Luigi Gallo con 279.884,20 euro; Giovanna Mangili con 268.485,02 euro; Paola Carinelli con 261.087,96 euro; Vincenzo Caso con 258.636,60 euro; Mirella Liuzzi con 257.941,46 euro; Ferdinando Alberti con 253.911,34 euro; Vilma Moronese con 249.475,98 euro e Daniele Pesco con 247.464,99 euro”.
“Abbiamo accertato, inoltre, che 8 parlamentari -Della Valle, Pisano, Buccarella, Martelli, Bulgarelli, Cecconi, Benedetti, Cozzolino ed il consigliere regionale Gianluca Sassi- nonostante si siano comportati meglio di tutti gli altri parlamentari del Pd, di Fi, della Lega, avendo, comunque, fatto parziali donazioni dei propri stipendi e contribuito ad integrare il Fondo per il Microcredito, non hanno donato -prosegue il post- quanto promesso verso i cittadini, disattendendo gravemente le regole del Movimento 5 Stelle. Per questi motivi sono stati automaticamente espulsi dal Movimento, anche se parte di loro ha provveduto a saldare quanto promesso”.
“Quanto certificato dal Mef, dunque, rappresenta un orgoglio per il Movimento 5 Stelle. Ad oggi abbiamo rinunciato e donato oltre 90 milioni di euro tra finanziamento pubblico ai partiti (rimborsi elettorali) a livello nazionale e regionale, donazioni dei parlamentari, regionali e europarlamentari, rinunce alle indennità di carica. E ciò senza che vi sia stata alcuna legge ad imporlo. Da noi -conclude il Movimento 5 stelle- gli impegni, morali ed etici, presi nei confronti dei cittadini ed il rispetto integrale delle regole interne sono principi sacri. Chi non li rispetta si autoesclude immediatamente e non può più fare parte del Movimento 5 Stelle”.