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Le Battaglie di Vittoria Chierici

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La battaglia come momento emblematico dello scontro tra forze è il tema di sedici tele che la pittrice Vittoria Chierici mette in mostra a palazzo Sabatini a partire dal 12 luglio. Da Anghiari alle guerre del Golfo, passando per Guernica, l?artista bolognese mette a fuoco la drammaticità della violenza fisica e della morte usando con efficacia le tecniche e gli strumenti della pittura contemporanea: il collage, la stampa in plotter elettronico delle immagini, l?energia della pennellata, il peso specifico dei pigmenti e dei loro collanti, l?olio e l?acrilico. Organizzata dall?Assessorato alla Cultura del Comune (in connessione con l? importante mostra dedicata a Leonardo cartografo) -in collaborazione con la Galleria d?Arte Moderna e con l?istituto Cultura Italiana, scuola di lingua e cultura per stranieri con sede ad Arezzo – la mostra proseguirà fino al 31 agosto. L?arte del secolo XX ha evitato sistematicamente guerre e battaglie. Guernica di Picasso è un?eccezione, essendo l?interesse generale concentrato sullo spettacolo della quotidianità attraverso nature morte, paesaggi, nudi, fiori e ritratti di gente comune. Le guerre e le battaglie sono state riservate alla fotografia, al cinema e alla televisione. Per trattare di guerra e violenza in pittura bisogna risalire dalla cronaca al piano simbolico, come insegna Guernica di Picasso o la pittura sulla guerra di Otto Dix, o anche la teatralizzazione della violenza di De Chirico. Nell?operare la sua verifica di forze e liberazione di energie in pittura Vittoria Chierici si è misurata con alcuni di questi prototipi, Guernica, la Battaglia di Anghiari di Leonardo, proponendone nuove contestualizzazioni e verifiche. VITTORIA CHIERICI ha studiato all?Università di Bologna e alla School of visual Arts di New York alla fine degli anni settanta . Ha iniziato l?attività espositiva a partire dagli anni Ottanta negli Stati Uniti e in Italia. Partita negli anni Ottanta con lavori che evidenziavano alcune strutture fondanti dello spazio figurativo postmoderno, ha sviluppato un segno pittorico veloce per fissare le nuove emergenze dell?esperienza. A partire dagli anni Novanta si è concentrata sulla struttura figurativa del paesaggio, a partire dalle sedimentazioni cresciute tra il pop e il minimalismo. Su questa ricerca si è innestata l?esperienza delle Battaglie. Una sua ricostruzione pittorica della perduta Battaglia di Anghiari di Leonardo è conservata nel Museo della Battaglia, palazzo Marzocco, Anghiari (2000) e una ricostruzione iconografica della Battaglia di Montaperti, realizzata su commissione del Comune di Siena (2001), verrà presentata alla mostra di Arezzo.
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Titolo della mostra: Vittoria Chierici. Battaglie Cura: Dario Trento Sede: Palazzo Sabatini, via Ricasoli, 16 Arezzo. Durata: 12 luglio ? 31 agosto 2003 Ingresso: Euro 2,50 Orari di apertura: 10:00-13:00 16:00 ?20:00 (sabato e festivi 10:00-20:00) Catalogo: Skira Enti promotori: Comune di Arezzo e Cultura Italiana (Scuola di lingua e cultura italiana) Informazioni: tel. 0575 377502 – 506

Articlolo scritto da: Andrea Mercanti