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Tre uomini in barca

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Tre uomini in barca

TRE UOMINI IN BARCA (Per non parlare del cane)

tratto dal romanzo di: Jerome K.Jerome
adattamento teatrale: Francesca Barbagli
con: Andrea Biagiotti, Uberto Kovacevich, Riccardo Valeriani
regia: Francesca Barbagli
scene: Giovanni Rupi
arrangiamenti e musiche: M° Luigi Basco
Produzione: Libera Accademia del Teatro

Il romanzo umoristico ?Tre uomini in barca (per non parlar del cane)? fu scritto dallo scrittore inglese Jerome Klapka Jerome nel 1889, ma nonostante l?abbondante secolo che ci separa dalla sua pubblicazione, la sua verve comica è sorprendentemente attuale, come attuale è del resto la trama, che narra delle vicende di tre amici, scapoli nevrotici, ipocondriaci, sfaticati londinesi (?Il lavoro mi piace. Potrei stare ore a contemplarlo? dice uno dei protagonisti), che decidono di cambiare aria per un po?, di prendersi una vacanza, lontano dal logorante tran tran quotidiano.

Jerome, Harris e George, i tre protagonisti di ?Tre uomini in barca? non solo progettano l?ardito piano di risalire il Tamigi in barca, ma riescono anche a metterlo in atto, disastrosamente.

Una ricca vena di sarcasmo colora le rocambolesche avventure del trio e il percorso del fiume e la vita di tutti i giorni sono usati come risorsa per aneddoti e digressioni umoristiche che hanno come protagonista soprattutto la perversità degli oggetti inanimati: aprire una scatola di ananas, far bollire il bricco del tè, preparare il pranzo, fronteggiare un acquazzone possono diventare trappole micidiali.

Lo spettacolo, presentato in una riduzione teatrale originale, nasce dunque dalla passione condivisa per il romanzo di Jerome e dalla sfida di ricreare sul palcoscenico quelle situazioni esilaranti che hanno fatto ridere e sorridere almeno quattro generazioni di lettori.

Nel testo teatrale si propone, rivisitando il romanzo, una contaminazione angloitaliana in cui lo humour inglese si declina anche alla Toscana, utilizzando al meglio la vis comica dei tre attori, dal compassato e lirico Jerome-Biagiotti al bistrattato Harris-Valeriani, allo stralunato George-Kovacevic. La contaminazione ha prodotto effetti sorprendenti, ?O capitan, c?è un uomo in mezzo al mare?, arrangiata dal M° Luigi Basco, diventa ad esempio la ?colonna canora? di questo improbabile Trio Lescano. La scenografia progettata e realizzata dall?architetto Giovanni Rupi ci porta dentro atmosfere surreali e bizzarre, grazie anche ad improvvisi cambi di prospettiva tra gli attori e il pubblico.

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo