Il ministero dell’Ambiente ha mobilitato tutte le sue strutture per l’emergenza terremoto in Abruzzo, istituendo una task force presso il Gabinetto per il coordinamento delle attività del dicastero che saranno finalizzate primariamente al soccorso delle persone e quindi all’intervento sul versante ambientale dei danni.
L’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) è operativo sin da questa notte presso il Comitato nazionale della Protezione civile che sta coordinando gli interventi e i soccorsi.
Dalla Direzione per la difesa del suolo del Ministero sono partite squadre di tecnici che hanno il compito di verificare la situazione degli edifici e monitorare le criticità che sono emerse sul territorio onde definire gli interventi urgenti più appropriati.
La Direzione Qualità della vita sta intervenendo per accertare la situazione dei bacini e delle reti idriche e sta svolgendo ulteriori accertamenti anche sulle discariche presenti sul territorio interessato dal sisma.
Inoltre, il Comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente e il Reparto ambientale marino del Corpo delle Capitanerie di Porto hanno messo a disposizione i propri uomini e le proprie strutture specializzate. Si stanno allestendo laboratori mobili per l’acqua e l’aria.
“La gravità dell’evento – rileva il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo – richiede il massimo impegno, oltre che per i soccorsi alle popolazioni, che in questo momento rappresentano l’emergenza primaria, anche per la verifica degli eventuali danni ambientali che il sisma può avere provocato o indotto. L’impegno del ministero è massimo per assicurare interventi tempestivi e una quanto più completa e rapida consapevolezza delle condizioni del territorio”.