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Comune di Arezzo: assemblee partecipate triangolo delle cave

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Arezzo – “A marzo 250 cittadini residenti nel cosiddetto ‘Triangolo delle Cave’ hanno espresso le loro pro-poste durante cinque assemblee, con la consulenza di tecnici comunali e la facilitazione di esperti in processi partecipativi. Successivamente, previo esame di fattibilità tecnica, tre proposte per ciascuna frazione sono state inserite in questionari inviati a tutti i residenti coinvolti. I 1.121 questionari resti-tuiti hanno determinato le priorità degli interventi che contiamo di realizzare al più presto”.
Così l’assessore alla partecipazione del Comune di Arezzo Aurora Rossi introduce la fase conclusiva di un processo partecipativo che vedrà indette nel mese di ottobre altre cinque assemblee per l’illustrazione ai cittadini dei progetti di riqualificazione che interesseranno le frazioni di Campoluci, Patrignone, Petrognano, Quarata, Venere, quelle coinvolte dalle attività di escavazione: la prima assemblea si terrà martedì 12 ottobre alle 21 nella Sala parrocchiale di Campoluci. I tecnici comunali illustreranno il progetto preliminare per il miglioramento delle condizioni dello stradone di Campoluci, che è stata ritenuta la priorità con il maggior numero di preferenze dei residenti nella frazione.
“Mantenendo fede agli impegni presi nel 2006 – prosegue Aurora Rossi – l’Assessorato alla Parte-cipazione, in collaborazione con la Circoscrizione 1 Giovi e gli assessorati a Lavori pubblici e Ma-nutenzione, Ambiente e Mobilità, Verde Pubblico, ha organizzato anche questa seconda edizione del processo partecipativo, dopo la prima del 2007. In questo modo i residenti nelle cinque frazioni hanno potuto formulare proposte per il miglioramento del proprio territorio, potendo contare su un budget complessivo di quasi 500.000 euro, derivanti dagli oneri versati nelle casse comunali da co-loro che svolgono attività estrattive. Una modalità partecipativa introdotta da questa amministrazio-ne fin dall’inizio del mandato, per dare piena attuazione alla legge regionale che impone l’impiego di tali oneri per la riqualificazione ambientale delle aree penalizzate da tali attività”.