Home Cronaca IMU, commenti Confcommercio e Ass. Albergatori su decisione Consiglio

IMU, commenti Confcommercio e Ass. Albergatori su decisione Consiglio

0

Confcommercio e l'associazione provinciale albergatori esprimono soddisfazione per il voto del Consiglio Comunale di Arezzo circa la riduzione dell'Imu per gli hotel, che, nonostante questo, continuano comunque a sopportare un'imposizione superiore a quella prevista per gli immobili adibiti alle attività di altre categorie economiche.

Per questo, a fianco della soddisfazione per l'esito del voto, che di fatto porta dal massimo di 9,9 all'8,7 l'aliquota in questione, "resta il rammarico per le motivazioni e le tesi sostenute da chi era contrario alla riduzione", dice il direttore della Confcommercio Franco Marinoni, "si va infatti da argomenti del tipo "inutile ridurre l'Imu agli albergatori che, visto che ad Arezzo non vengono più turisti, sono destinati a chiudere comunque…", sulla cui sostenibilità è inutile aggiungere commenti, ad altre del tipo "la riduzione sarebbe stata accettabile se applicata a tutte le strutture ricettive, anche b&b e agriturismi, che meritano di essere trattati allo stesso modo".

Su questo ultimo argomento, certamente il più fondato, vale la pena di soffermarsi: "il problema è che quando si parla delle cose bisognerebbe conoscerle", spiega Marinoni, "certo che tutte le strutture ricettive, proprio per evitare ipotesi di concorrenza sleale, meritano lo stesso trattamento. Peccato però che ancora adesso, dopo la riduzione dell'Imu stabilita dal Consiglio Comunale, gli alberghi continuano a vedersi applicata un'aliquota molto superiore a quella di Bed and breakfast, equiparati giuridicamente e fiscalmente a civili abitazioni, e agriturismi, trattati come strutture agricole".

"Per rendere giustizia agli imprenditori del turismo, che tengono investite e immobilizzate ingenti risorse, con la necessità di fare continui interventi di manutenzione e ammodernamento agli stabili per poter restare sul mercato, la strada è ancora lunga…", sottolinea Marinoni.

"Gli albergatori sono i primi a chiedere di essere trattati come gli altri operatori della ricettività. Perché, ad esempio, non viene presa in considerazione l'ipotesi di applicare ai loro la medesima aliquota Imu riservata agli affittacamere professionali, ovvero circa la metà?"

Il direttore della Confcommercio invita poi a considerare la rilevanza delle strutture ricettive alberghiere per Arezzo: "sono un servizio irrinunciabile per una città che vuole essere in linea con le altre destinazioni europee costruendo un sistema di accoglienza all'altezza, in cui c'è comunque spazio anche per altre tipologie di strutture ricettive, che comunque da sole, per i loro limiti dimensionali, non potrebbero mai soddisfare da sole una richiesta più consistente. Se Arezzo vuole un futuro di città turistica e congressuale non può fare a meno degli alberghi. E non dimentichiamo che creano posti di lavoro e un indotto che si riversa su tutte le altre imprese del territorio, dai negozi ai ristoranti alle aziende di servizi".