AREZZO – Nel programma di umanizzazione qualità del ricovero per un Ospedale a misura di bambino , tra gli obiettivi posti dall'Unità Operativa Complessa di Pediatria e dalla Unità operativa di Neonatologia e la Terapia Intensiva Neonatale dell'Ospedale di Arezzo, vi è quello di ridurre e controllare la paura della malattia e del dolore nel bambino e nei suoi genitori . Tra gli strumenti che possono aiutare in tal senso vi è Accuvein AV 300, un dispositivo portatile a raggi infrarossi, da poco in commercio, che permette agli operatori della salute una rapida rilevazione delle vene superficiali e dei siti venosi più adatti alla venipuntura. Consente un notevole vantaggio operativo per gli accessi venosi difficoltosi e poco visibili ad occhio nudo riducendo il numero di tentativi falliti e pertanto limitando dolore e stress del piccolo paziente. In questa ottica la Usl8 ha accolto con favore l'opportunità offerta dal comitato onlus "Genitori della Neonatologia" che grazie anche al contributo dei genitori di Alberto Acquisti e della Scuola Elementare Francesco Severi ha sostenuto la spesa di oltre seimila euro, acquistando detta apparecchiatura per i sopracitati Reparti.
L'apparecchiatura è stata consegnata nel corso di una semplice cerimonia nel Reparto di Neonatologia a cui hanno presenziato Lido Nappini primario della Unità Operativa di Pediatria, Marco Martini responsabile della Terapia intensiva neonatale, il direttore del presidio Ospedaliero di Arezzo Lucia Grazia Campanile, i genitori di Alberto Acquisti, Cristiano Grotti in rappresentanza della Scuola Elementare Francesco Severi, nonchè il presidente e vicepresidente del Comitato dei " Genitori delle Neonatologia " Luciano Lalli e Roberto Giusti.