Home Attualità Salute Nuovi posti letto tecnici nella dialisi della Gruccia

Nuovi posti letto tecnici nella dialisi della Gruccia

0

MONTEVARCHI – Presentato questa mattina agli amministratori, agli operatori e alle associazioni dei malati, il risultato dei lavori di ristrutturazione e ampliamento del reparto di dialisi all’ospedale della Gruccia, in Valdarno
L'intervento ha portato all'aumento di quattro posti letto, portando il numero complessivo da 16 a 20. E’ stata creata una zona di trattamento “open space” perseguendo, contemporaneamente, anche il risultato di consentire una visione pressoché completa delle postazioni direttamente dalla zona controllo, inglobandola nell'area stessa.
Sono state demolite delle pareti prospicienti il corridoio delle vecchie sale di trattamento ed il tamponamento delle forometrie di collegamento tra di esse sulle quali è stato possibile realizzare le nuove postazione in derivazione dalle dorsali impiantistiche presenti. L' apposizione di una porta tra l' open space ed il resto dei locali del Reparto costituisce garanzia di privacy per i pazienti ed un' agevolazione del lavoro degli addetti sanitari. I lavori si sono svolti in tre fasi operative, una per ogni sala trattamento, consentendo così l' operatività delle altre sale con la realizzazione di percorsi dedicati e protetti.
La ristrutturazione è stata compiuta senza interferenze sulle prestazioni sanitarie grazie alla fattiva collaborazione del personale di reparto e l' impresa esecutrice dei lavori.
Con questi lavori, la Unità operativa di Nefrologia del Valdarno potrà garantire ad ulteriori 16 pazienti la terapia dialitica restando nel proprio territorio.
L’iniziativa di stamani è stata l'occasione per valutare questa nuova realtà già in attività, ma anche per approfondire, a livello locale e con un panorama nazionale, le prospettive di cura e di assistenza clinica e sociale dei pazienti nefropatici in un momento così delicato del nostro Servizio Sanitario.
Il percorso della malattia renale merita infatti la massima attenzione dalla fase di prevenzione primaria alla lotta contro la sua progressione. “E' necessario – ha spie gato Carlo Mura – responsabile della nefrologia valdarnese – un cambio di rotta che preveda l'impegno a fianco dei medici di famiglia per una azione congiunta contro le malattie renali nelle fasi precoci e intermedie. Nondimeno meritano la nostra attenzione quelli che purtroppo hanno già perso la funzione renale e necessitano di dialisi o trapianto. Molti di questi pazienti sono anziani e hanno necessità di ambienti spaziosi e di facile accesso. Inoltre – ha sottolineato Mura – va considerato che una razionalizzazione delle postazioni per il trattamento dialitico in quanto a numero e posizionamento ha favorito un migliore utilizzo degli infermieri, sempre rispettando i parametri standard di trattamento.”