Home Cultura e Eventi Eventi 1914-2014: Cento anni della Foresta Casentinese

1914-2014: Cento anni della Foresta Casentinese

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1914-2014: Cento anni della Foresta Casentinese

Nel 1914 le Foreste di Campigna, Lama e Badia Prataglia divengono di proprietà dello Stato. Oggi Riserve naturali biogenetiche, costituiscono il cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

Il 6 e 7 giugno a Badia Prataglia avranno luogo una serie di incontri ed eventi dedicati proprio a questa ricorrenza.

Il 6 giugno presso il Centro Visita del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi di Badia Prataglia, si terrà il Convegno “100 anni della Foresta Casentinese”, un’occasione per portare all’attenzione della collettività il lavoro di tutela svolto dal Corpo forestale dello Stato, il progressivo mutamento delle politiche gestionali, la lunga attività di ricerca e approfondimento delle conoscenze in campo forestale e ambientale. Verrà inoltre inaugurata anche una mostra fotografica che vuole ripercorrere la storia delle foreste dal periodo del Granducato sino all’attuale gestione Pubblica.

Il 7 giugno l’Ufficio territoriale per la Biodiversità di Pratovecchio propone al pubblico due escursioni nel cuore più nascosto della Foresta ripercorrendo il sentiero del Granduca di Toscana Leopoldo II.

Nel 1914, dopo l’acquisto da parte del Regno d’Italia, la foresta fu accorpata a quella di Camaldoli, già in possesso dello Stato dal 1866. Questo complesso, denominato in quel periodo “Foreste Demaniali Casentinesi”, fu consegnato alla neo istituita Azienda Speciale per il Demanio Forestale di Stato, che in seguito si trasformerà nell’azienda di stato per le foreste Demaniali (A.S.F.D). Attualmente la Foresta costituisce, nella varietà di forme di boschi e nella ricchezza degli habitat, il cuore topografico naturalistico del Parco Nazionale. Il territorio compreso adesso nelle Riserve Naturali Biogenetiche Casentinesi è gestito dal Corpo Forestale dello Stato attraverso l’Ufficio Territoriale della Biodiversità di Pratovecchio. Istituite con D.M 13.07.1977, le Riserve naturali Biogenetiche sono dedicate principalmente alla conservazione di aree prioritarie per la tutela del patrimonio genetico delle specie animali e vegetali presenti.

“ Un evento questo – ha commentato il Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Luca Santini – che mette al centro le nostre foreste e una gestione attenta da parte dell’uomo che ha saputo interagire con la natura. Abbiamo il privilegio di conservare una delle aree di maggior pregio naturalistico e di grande biodiversità. Fin dal mio insediamento ho voluto incrementare e incentivare il rapporto di collaborazione tra l’Ente Parco e il Corpo Forestale dello Stato per continuare quell’opera che ha portato a quel bene che noi abbiamo oggi. Queste foreste, tra le più importanti d’Italia, sono la dimostrazione che una gestione pubblica oculata ha permesso la sopravvivenza della foresta stessa”.

“La ricorrenza del Centenario – ha commentato Giovanni Quilghini, Capo Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Pratovecchio –  offre l’occasione per celebrare l’importanza in Italia di un patrimonio pubblico di grande rilevanza, troppo facilmente dato per scontato, per la cui costituzione si è invece operato con precise finalità di interesse generale. Durante questi 100 anni i principi ispiratori della gestione forestale si sono evoluti al passo con i mutamenti socio – economici. Una gestione comunque sempre ispirata alla conservazione e tutela della biodiversità nel suo complesso”.