Home Politica Piano opere pubbliche: approvata la variazione. E il Consiglio approva anche l’assestamento di bilkanio

Piano opere pubbliche: approvata la variazione. E il Consiglio approva anche l’assestamento di bilkanio

0

Il Consiglio comunale ha approvato, dopo una lunga valutazione, la variazione al piano delle opere pubbliche che l’assessore Franco Dringoli aveva presentato nella precedente seduta. Prima del voto Barone ha posto la pregiudiziale: “la pratica oggi non può essere più votata perché la votazione avrebbe potuto aver luogo solo nella stessa seduta e non in una successiva”

 

Francini: “la democrazia passa attraverso il rispetto delle regole. A mio parere una votazione infruttuosa è negativa. L’ipotesi di Barone è quindi fondata”.

 

Farsetti: “la nuova votazione si sarebbe potuta svolgere, in base al Regolamento, solo nella stessa seduta consiliare”

 

Il Segretario Generale Marcello Ralli ha precisato che il testo del Regolamento consente la rimessa in votazione. L’interpretazione da dare è chiara: il Presidente avrebbe potuto rimettere in votazione la delibera nella precedente seduta, se fosse stata bocciata, non avrebbe potuto essere ripresentata. Non è stata portata in votazione allora, può essere fatto adesso.

 

Tulli: “se la pratica è la stessa, doveva essere votata nella stessa seduta e non quella successiva”.

 

Lucherini: “l’articolo del Regolamento citato in questo dibattito, viene indicato cosa si può fare nella stessa seduta. Non voglio assumermi alcuna responsabilità in merito perché se fosse stato possibile portare la pratica in una seduta successiva, questa possibilità sarebbe stata chiaramente indicata nel Regolamento”

 

Mori: “non siamo di fronte ad un cavillo burocratico ma ad un problema di democrazia. Portare questa pratica in un’altra seduta, è lesivo del principio di democrazia”.

 

Il Presidente Ralli ha sottolineato che al di là dei problemi formali, “abbiamo un problema di sostanza. Per ripresentare un testo diverso, l’assessore avrebbe potuto cambiare anche solo di 1 euro una voce dei costi di un’opera e sarebbe stato sufficiente. Oggi si tratta di dare una risposta ai cittadini”.

 

La pregiudiziale presentata da Barone è stata respinta con 17 voti a favore.

La variazione al piano delle opere pubbliche è stata approvata con 17 voti a favore.

 

 

Il pro Sindaco e assessore al bilancio, Stefano Gasperini ha quindi presentato la pratica sull’assestamento di bilancio annunciando maggiori risorse per la manutenzione, la sicurezza e la polizia municipale. E questo all’interno dell’assestamento di bilancio che non evidenzia rilevanti spostamenti tra i vari capitoli del bilancio comunale.

 

Bracciali ha sottolineato il valore sia del piano delle opere che dell’assestamento di bilancio ed ha ringraziato il consigliere Chiericoni per la sensibilità istituzionale che anche questa volta ha dimostrato condividendo due atti importanti per l’amministrazione e la città.

 

Bardelli: “Il Pd ha affondato e distrutto questa città”.

 

Scatizzi: “gli azzeccagarbugli non servono. Oggi abbiamo dato una risposta alla città”.

 

Farsetti: “il rispetto è mancato dai banchi della Giunta e della maggioranza. Oggi è difficile, per queste, chiedere rispetto. Quanto al bilancio abbiamo rinunciato a due milioni di euro di allentamento del Patto di Stabilità

 

Chiericoni: “io sono un liberale e un pragmatico. Mi sta a cuore la città, non il centro sinistra o il centro destra. Tenere la città in un limbo per 5 o 6 mesi non avrebbe portato nulla di buono. Abbiamo gravi problemi, a cominciare dalla sicurezza. La nostra Regione ci è matrigna: se non c’è nessuno che si confronta con essa, pensiamo di poter ottenere qualcosa? Con questo voto rimango in minoranza e non passo certo alla maggioranza. Sono tranquillo con la mia coscienza”.

 

Lucherini: “io e Chiericoni abbiamo votato in piena libertà di coscienza. Questa consiliatura è stata la più responsabile gli uni verso gli altri all’interno del Consiglio. Io non sono un irresponsabile. Io ho dimostrato il mio senso di responsabilità sia nelle riunioni consiliari che nelle commissioni. La maggioranza Pd detiene il potere politico comunale, regionale e nazionale. E la città viene contemporaneamente spogliata delle istituzioni. Mesi fa il professor Bureca aveva comunicato che avremmo perduto la Soprintendenza. Tra poco sarà la volta della Camera di Commercio. Siamo e saremo spogliati di tutto. Questa amministrazione ha cancellato quello che la mia aveva fatto. La mia aveva l’ambizione di essere una città europea”

 

Mattesini: “questa amministrazione dimostra un minimo di vivacità solo adesso che si entra nella campagna elettorale. Ricordo a chi è in maggioranza che abbiamo un assessore regionale ai trasporti e perdiamo treni; abbiamo un ministro e consiglieri regionali. Il Pd ha tutto perché Arezzo torni centrale. La responsabilità è del Pd. Questo partito ha tutte le relazioni necessarie ma probabilmente il Pd aretino non ha un progetto di città e non conta nulla né a livello regionale né a livello nazionale.

 

Francini: “il Pd è impegnato soprattutto nelle primarie e le affronta come fossero elezioni. Fate le primarie ma fate anche qualche intervento in città dal punto di vista dell’amministrazione. Ad esempio rispettare gli impegni, coprire le buche, chiudere Aisa e Coingas. Ai consiglieri di minoranza che hanno sostenuto il Pd, ricordo che sarebbe stato molto meglio, a questo punto, il commissariamento dell’Ente”.

 

Ruzzi: “non voglio pensare che questa città si chiuda in se stessa. Pensavo che con Ministri e assessori regionali avremmo risolto perlomeno i problemi del trasporto ferroviario e della viabilità. Così non è stato”.

 

Rossi: “ho apprezzato l’intervento di Lucherini e mai ho pensato di offendere quanto da lui fatto”.

Il Presidente Ralli: “le scelte che penalizzano Arezzo vengono da lontano e cioè dagli inizi del 2000. Il primo esempio fu l’Estav in sanità. Poi ci fu la riduzione delle Asl e quindi la fine delle Province. Le responsabilità vanno a chi ci ha rappresentato in questi anni a livello nazionale e regionale. I governi di centro destra e di centro sinistra non hanno portato nulla ad Arezzo. La legge regionale per la fine delle preferenze e la scelta di 65 consiglieri fu presa congiuntamente. Chiunque andrà a fare il Sindaco, si troverà da solo contro logiche nazionali e regionali che non ci favoriscono.

Non basta pensare al Comune di Arezzo ma anche alle elezioni regionali. Perché non sono state fatte le primarie per questo livello istituzionale? Si finisce per scaricare tutto sui comuni e sui sindaci che di responsabilità, in questo contesto, ne hanno veramente poche”.

 

L’assestamento di bilancio è stato approvato con 17 voti a favore.