Home Nazionale Turismo: 15,8 mld di pil e oltre 287mila occupati per industria congressi

Turismo: 15,8 mld di pil e oltre 287mila occupati per industria congressi

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Venezia, 7 mar. (Labitalia) – L'industria dei congressi, in Italia, non conosce crisi. Il pil congressuale, in Italia, ammonta a 15 miliardi e 88 milioni di euro. Il settore dà lavoro a 287.741 persone, di cui 190.125 dipendenti a tempo pieno e 97.616 professionisti autonomi, e che ha aumentato di 97 milioni di euro la produzione delle aziende agricole, di 3,65 miliardi quella delle aziende industriali, di 6,9 miliardi quella degli alberghi e di 4,9 miliardi quella dei ristoranti. Questi i numeri dell'industria italiana dei convegni, congressi ed eventi, resi noti in occasione della settima convention nazionale di Federcongressi, in corso a Venezia fino a sabato 8 marzo. La convention nazionale si svolge con l'attenzione puntata a Expo 2015, evento mondiale per il quale si presenta già pronto il sistema di turismo congressuale del Veneto, prima regione italiana nel settore dell'ospitalità, che nel corso del 2013 ha visto ulteriormente crescere gli arrivi, che sfiorano ormai i 16 milioni. Tema dell'ultima giornata, alla quale parteciperà il ministro del Turismo, Dario Franceschini, sarà il progetto per il rilancio della meeting industry italiana presentato da tutte le associazioni di categoria al tavolo di coordinamento Mice, che vede Federcongressi&eventi compartecipe con Enit, Regioni e Province autonome, Confturismo-Confcommercio, Federturismo-Confindustria, Confesercenti-Assoturismo.Il progetto è contenuto in un documento programmatico sul rilancio della meeting industry italiana, che secondo le associazioni di categoria coniuga al meglio le azioni delle istituzioni e degli operatori e che è incentrato sulla costituzione di un convention bureau nazionale. La struttura dovrebbe comporsi di un'aggregazione di operatori privati promossa da tutte le associazioni imprenditoriali. L'organismo si dovrà dotare di un modello organizzativo flessibile che agirà in stretto coordinamento con (e con la legittimazione di) Enit, con le regioni e con tutte le strutture di pertinenza, primi fra tutti i convention bureau territoriali.