Home Nazionale Al Tff i corti del doc ‘Nuove Terre’ firmati da Francesca Comencini

Al Tff i corti del doc ‘Nuove Terre’ firmati da Francesca Comencini

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Torino, 24 nov. (AdnKronos) – ‘Orto dei Ragazzi’, ‘Cascina Carlo Alberto’ e ‘Tenuta della Mistica’ sono i titoli di tre dei cinque corti, prodotti e realizzati da Madcast, finanziati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf), nell’ambito delle iniziative Expo 2015, e che vengono proiettati il 27 novembre al 33esimo Torino Film Festival in occasione della consegna a Francesca Comencini del ‘Premio Cipputi alla carriera’ e il 28 novembre alle 17 all’interno della Sala 2 del Cinema Massimo. La regista viene premiata per la sua forte attività nel sociale e nel mondo del lavoro alla quale ha dedicato gran parte della sua carriera. Anche il lavoro svolto sul documentario le “Nuove Terre” testimonia questo forte impegno della Comencini, avendo quale temi portanti l’agricoltura sociale, raccontata attraverso storie personali.
Il documentario ‘Nuove Terre’, presentato in anteprima nazionale il 30 ottobre al Palazzo dell’Informazione a Roma, è stato progettato e realizzato da Madcast s.r.l. ed è stato uno dei 26 progetti – l’unico dei progetti finanziati a proporre il mezzo cinematografico come veicolo di comunicazione e di conoscenza di diverse tematiche legate all’agricoltura sociale – che hanno ottenuto il finanziamento del Mipaaf su oltre 700 presentati. I corti, firmati dalla regista Francesca Comencini coadiuvata da Fabio Pellarin, hanno come filo conduttore l’agricoltura sociale; storie diverse tra loro, ambientate in luoghi diversi, ma tutte accomunate da esperienze in cui l’attività agricola è il mezzo per promuovere azioni co-terapeutiche, di riabilitazione e di coinvolgimento attivo di persone svantaggiate, a rischio di esclusione sociale.
“Ho cercato in questo progetto sull’agricoltura sostenibile – spiega la regista – di mettere a fuoco le persone, le loro storie, le loro facce, le loro mani. Sono nuovi agricoltori che attraverso esperienze diverse, sono approdati, per scelta o necessità, in modo tardivo o inatteso, al lavoro antico e faticoso dell’agricoltura”. I loro gesti ripetuti, i loro fiati, la loro inesperienza che diventa meraviglia, hanno catturato il mio sguardo. Osservare le vite degli altri è la cosa che più amo fare e che più mi fa sentire viva, a mia volta. È stato dunque un circolo vitale questo lavoro documentario. Molto intenso”. “Questo lavoro -raccontano Francesco Castaldo e Giovanni Madonna della Madcast- è frutto di un’attenta selezione tra innumerevoli testimonianze raccolte sul campo da un gruppo di lavoro coordinato dal Professor Saverio Senni dell’Università della Tuscia. E’ nato con l’obiettivo di divulgare i temi della sostenibilità sociale, della cultura della legalità e dell’educazione ambientale e alimentare, temi che toccano la sensibilità di una grande regista come Francesca Comencini, che spesso ha rivolto il proprio sguardo al sociale”.