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Sorpresi con documenti falsi e sigarette di contrabbando, arrestati

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Sorpresi con documenti falsi e sigarette di contrabbando, arrestati

Tre persone avevano aperto in varie banche più conti correnti sotto falso nome al fine di riciclare assegni rubati. Giovedì scorso sono stati arrestati dalla Polizia di Stato che li ha fermati a bordo di una Panda sull’A1, vicino al casello di Arezzo. I poliziotti, tutti in servizio presso la Sottosezione Polizia Stradale di Arezzo Battifolle, adottando una consolidata strategia operativa, si sono affiancati all’auto per controllare visivamente l’abitacolo.

I tre, originari della provincia di Caserta, nella circostanza, proseguivano la marcia. Una volta fermati per il controllo, hanno riferito agli agenti che stavano tornando a casa, dopo una giornata trascorsa a Lucca in cerca di lavoro.

Nell’occasione, però, al personale operante non sfuggiva il particolare che ognuno di loro possedeva uno smartphone molto costoso di ultima generazione. I poliziotti hanno, pertanto, voluto approfondire le indagini rinvenendo nel bagagliaio dell’auto una valigia con all’interno sei carte d’identità e altrettanti codici fiscali, tutti con nomi differenti e con le fotografie dei truffatori.

Con i documenti falsificati i malfattori si erano recati presso alcune banche per versare assegni rubati e prelevare, poi, contanti con il bancomat ricevuto. I tre quindi sono stati arrestati dai poliziotti, che hanno sequestrato i documenti falsi.

Inoltre, lo stesso personale ha fermato e arrestato due cittadini ucraini colti nella flagranza del reato di contrabbando. Nel corso di un controllo, a bordo dell’autovettura sulla quale viaggiavano, sono stati rinvenuti sotto il pianale dell’automezzo sigillato con la fiamma ossidrica, 50 chili di tabacco estero lavorato, che sul mercato nero avrebbe loro fruttato oltre 15.000 euro.

Gli stranieri sono stati arrestati e il Tribunale di Arezzo li ha condannati a un anno e quattro mesi di reclusione.