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Brexit, c’è l’accordo: ecco cosa prevede

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Londra, 8 dic. (AdnKronos/Dpa) – L’accordo di 15 pagine definito da Gran Bretagna e Unione europea per la Brexit affronta tre questioni: i diritti dei cittadini europei che risiedono in Gran Bretagna dopo il 2019 e quelli dei cittadini britannici in Europa, gli impegni finanziari di Londra con l’Ue e le relazioni fra l’Irlanda del Nord e l’Irlanda. Il testo dovrà essere approvato dai paesi membri Ue.
I cittadini europei che già vivono in Gran Bretagna potranno continuare a farlo, a studiare e a lavorare nel paese dopo la sua uscita dall’Ue e lo stesso varrà per i cittadini britannici in Europa. Avranno il diritto di essere raggiunti da familiari, inclusi figli nati dopo il 2019. Manterranno il diritto alla sanità, pensioni e altre garanzie sociali. Londra assicurerà agli europei residenti di mantenere uno status speciale che garantisce i loro diritti, attraverso un procedimento il più semplice possibile e con costi limitati. I diritti di residenza decadranno dopo una assenza di oltre cinque anni. I cittadini europei in Gran Bretagna possono ricorrere presso tribunali britannici, ma i giudici britannici dovranno tenere conto delle leggi europee. Potranno altresì ricorrere alla corte di giustizia europea fino a otto anni dopo la formalizzazione della Brexit. Londra istituirà una autorità indipendente per monitorare l’attuazione dell’accordo sulla Brexit.
La Gran Bretagna continuerà a versare la quota dovuta nel bilancio Ue per tutto il 2019 e il 2020, come se fosse rimasta un paese membro del blocco, e contribuirà per la sua quota alle spese straordinarie calcolate alla fine di questo periodo. Le organizzazioni britanniche potranno partecipare a programmi Ue fino al 2020. I versamenti saranno effettuati e calcolati in euro. Definite anche le questioni finanziarie relative alla Banca europea di investimento, la Banca centrale europea, il Fondo per lo sviluppo europeo e il Fondo Ue per i rifugiati in Turchia.
La Gran Bretagna rimane impegnata a proteggere la cooperazione fra l’Irlanda del Nord e l’Irlanda e garantisce di evitare un confine ‘duro’ fra le due entità. Londra auspica di risolvere la questione attraverso il suo accordo commerciale finale con l’Ue, ma se necessario cercherà “soluzioni specifiche” per risolvere questa situazione che si ritiene unica. In caso contrario, si impegna a mantenere “un pieno allineamento” con le regole dei mercati interni all’Ue e dell’unione doganale necessarie per sostenere la cooperazione fra le due entità, l’economia condivisa dell’isola e l’accordo di pace del venerdì santo del 1998.
I cittadini di entrambe le entità saranno libere di scegliere se vogliono essere cittadini della Gran Bretagna o dell’Irlanda. I negoziati sulla questione irlandese proseguiranno con trattative separate da quelle per la Brexit.