Home Nazionale Dieci consigli per la giusta ‘mise en place’ nella tavola delle feste

Dieci consigli per la giusta ‘mise en place’ nella tavola delle feste

0

Roma, 22 dic. (Labitalia) – Quando si invitano degli ospiti a casa, in particolar modo nel periodo delle feste, la mise en place è il primo biglietto da visita. Curare i dettagli e apparecchiare la tavola con amore è segno di attenzione verso i propri ospiti e dà un chiaro messaggio sullo stile dei padroni di casa. In questi giorni che anticipano le feste, quindi, può essere utile ripassare (o imparare) poche e facili regole del galateo per apparecchiare la tavola nel modo più corretto e pratico. A illustrarle ‘Noi di Sala’, l’associazione dei professionisti di sala e di cantina, partner della Fondazione Birra Moretti, che da anni promuove un percorso di valorizzazione della cultura a tavola. Ecco, quindi, punto per punto, le 10 regole per la tavola perfetta.
1. La tovaglia. Se decidete di utilizzarla – anche se, oggi, va sempre più di moda non averla – un trucco rubato ai grandi ristoranti è stirarla direttamente sulla tavola con l’accortezza di mettere sotto un copritavolo (mollettone) per non rovinare la superficie.
2. I coperti. L’ideale è distanziarli l’uno dall’altro almeno di 50-60 cm, compatibilmente con la dimensione del tavolo di casa e rispetto al numero di ospiti.
3. Il tovagliolo. La regola base è maneggiarlo il meno possibile. Quindi, vietatissimi cigni, papere o ventagli. Basta una semplice piegatura prima di posizionarlo al centro del posto del commensale. Una cosa molto gradita è sostituirlo a fine pasto, prima dei dolci.
4. Le posate. Meglio non metterle tutte in tavola. L’obiettivo è semplificare, rendere più leggera la tavola e fare in modo che gli ospiti non siano in difficoltà nella scelta della posate corrette. Se si desidera, invece, usare il servizio completo, la regola è posizionare esternamente le prime posate da utilizzare e, man mano, avvicinarsi al piatto.
5. Le posate da pesce. Ormai poco utilizzate, in realtà sono sempre e comunque estremamente utili. Si distinguono dalle altre posate dai tre rebbi della forchetta e dal coltello senza lama. Quindi, se ne abbiamo, utilizziamole al momento giusto. Al contrario, possiamo sostituirle con le posate classiche.
6. Le posate da dessert. Se decidete di metterle direttamente a tavola, vanno posizionate al di sopra del piatto. Ricordate: le punte delle posate non devono mai incrociarsi tra loro, quindi partite dalla più bassa – che sarà il coltello da dessert – con la punta verso sinistra, poi posizionate la forchetta con i rebbi verso destra, infine il cucchiaio da dessert con la punta rivolta verso sinistra.
7. I bicchieri. Evitare di mettere troppi calici in tavola. Per primo, posizionare il bicchiere dell’acqua appena sopra la punta del coltello e, a seguire, leggermente più in alto e più a sinistra, la flûte per l’aperitivo. Se dovessimo aggiungere altri calici, utilizzare lo stesso procedimento delle posate. Mettere sempre più esterni i primi calici da utilizzare.
8. Il piattino del pane. Anche a casa, non può mancare e va posizionato sempre alla sinistra dell’ospite, circa 8/10 cm sopra al bordo del tavolo. Si può utilizzare anche un piatto che stacchi dal resto del servizio, per dare un tocco più vivace al tavolo.
9. Sale, pepe, olio e aceto. A tavola, mai! Ogni portata dovrebbe arrivare ben bilanciata ed equilibrata. Se un ospite lo chiede, il padrone di casa può portare altri menage. È, invece, un bel gesto preparare un piattino o una ciotolina posizionata alla sinistra, dove verranno servite poche gocce di olio extra vergine di oliva, su una piccola fetta di pane, all’arrivo dell’ospite, come benvenuto
10. Decorazioni e abbellimenti della tavola. Se abbiamo una decorazione classica, meglio cambiarla per le occasioni speciali. Evitare fiori troppo profumati, potrebbero interferire con i profumi dei cibi e della birra o vino. Preferire centrotavola bassi e mai troppo ingombrati per non compromettere la visibilità tra gli ospiti. Sì a candele, bugie, lumini, anche in questo caso non profumate.