Home Giostra del Saracino Sant’Andrea torna sul trono con un dieci da favola per la sua 36esima Lancia d’Oro

Sant’Andrea torna sul trono con un dieci da favola per la sua 36esima Lancia d’Oro

0
Sant’Andrea torna sul trono con un dieci da favola per la sua 36esima Lancia d’Oro

Il Quartiere di Porta Sant’Andrea vince la sua 36esima Lancia d’Oro con una prestazione superba di Cherici e Vedovini. Forse in questa vigilia in troppi davano per finito il quartiere bianco verde ed è proprio in questi momenti difficili che esce fuori il campione e il fuoriclasse per dire la sua e far capire a tutta la piazza che è vivo e non molla mai.

Due carriere, quelle di Cherici e Vedovini, fantastiche che hanno letteralmente tolto il fiato agli avversari senza possibilità di replica. Il successo nasce una settimana fa quando il paggetto di Santo Spirito prendeva dalla sacca del cancelliere la pallina con i colori bianco verdi. In via delle gagliarde quando vengono estratti per primi spesso vanno a conquistare la Lancia d’Oro (10 vittorie) e la coppia Cherici Vedovini è molto brava a fare da lepre in giostra.

Il Capitano Mauro Dionigi, un rientro storico, manda al pozzo per primo Stefano Cherici che durante tutta la settimana il cinque al primo tiro non lo aveva mai centrato. Con il cavallo esordiente Sibilla, il “Bricceca” effettua una carriera perfetta andando a colpire un cinque ancor più perfetto ma che poteva essere maledetto. Poteva, perchè gli sfugge la lancia di mano, che prontamente la riprende consegnandola poi alla giuria. Proprio qui si decide la giostra e si capisce che il destino questa volta prende la strada di piazza San Giusto.

Alla quinta carriera ci pensa Enrico Vedovini a chiudere i conti con un cinque che non è perfetto come quello del compagno ma netto e bello allo stesso modo per il popolo bianco verde. Il dieci di Sant’Andrea alla quinta carriera chiude la giostra e le altre carriere per gli altri quartieri è solo speranza nel trovare una lancia difettosa.

Non è così e il tripudio di tutti i quartieristi di Sant’Andrea esplode quando vede Carboni, giostratore di Porta Crucifera, che colpisce il quattro decretando il successo dei bianco verdi.

Ma torniamo alla seconda carriera di giostra quando Santo Spirito manda Cicerchia a coprire il cinque di Cherici. Il giostratore giallo blu però il pomodoro lo accarezza senza cancellarlo e il destino per pochi millimetri gli assegna, per la voce dell’Araldo, un quattro. Giostra in salita per la Colombina. Porta del Foro manda sulla lizza l’esordiente Gabriele Innocenti, in sella a Grace Coloner,  carriera non è bellissima e la punta della lancia si ferma lontano dal centro sul rigo tra il tre e il quattro. La giuria assegna quattro punti che mette la Chimera di rincorsa con Santo Spirito. A chiudere la prima tornata è Porta Crucifera con Filippo Fardelli. La sua è una carriera difficile fin dal momento in cui arriva al pozzo con il cavallo che da qualche problema di troppo. Parte largo per stringere, l’impatto è violento a tal punto da far volare via la lancia dalla mano del cavaliere (il tiro è vicino al centro ma troppo basso andando sul due), Fardelli scende da cavallo dolorante alla mano.

Le seconde carriere ripropongono la trama della prima e come già detto lanciano un Vedovini al buratto fino a colpirlo al cuore. E’ cinque e qui si spezzano le speranze degli altri quartieri. Adesso tocca a Scortecci in sella all’esordiente Doc per provare a fare il miracolo che però non arriva. Un quattro colpito dopo una carriera spinta forte per cercare la rottura della lancia che non arriva e la Colombina dopo quattro successi consecutivi è costretta a lasciare spazio a Sant’Andrea. Da Vernaccini di Porta del Foro ci si aspetta un tiro sul cinque come ha fatto tutta la settimana in prova e invece inspiegabilmente ne esce un tiro sul quattro troppo largo per essere giustificato. All’appello manca solo Carboni per Porta Crucifera e anche a lui non riesce l’impresa fatta nel 99 da Farsetti con un 5 e lancia rotta e si posiziona sul quattro utile solo ai bianco verdi per dare il via alla gioia e festeggiamenti per la conquista della Lancia di Ugo Riva.

Sant’Andrea che torna prepotentemente padrone della piazza allungando di nuovo su Santo Spirito e ad una sola lancia da Porta Crucifera. Una giostra che ha confermato la legge del dieci quando oggi per vincere serve il cinque più cinque senza nessun tipo di alibi o alternativa altrimenti sei fuori dai giochi. Tanti i cinque alle prove ma la domenica è una storia diversa. Adesso iniziano gli esami per due quartieri in particolare Porta del Foro e Porta Cruciferaostratori e dirigenze, visto che a fine anno tutti i quartieri andranno a rinnovare i propri direttivi. Ci sono due quartieri, Porta Santo Spirito e Porta Sant’Andrea, un gradino sopra lo dimostrano le lance vinte con dieci. Per Porta del Foro e Porta Crucifera c’è molto da lavorare se si vuole colmare il divario che esiste per arrivare a fare dieci in giostra e giocarsi la vittoria fino all’ultimo tiro.

Exit mobile version