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Al via Ape volontaria, simulatore su sito Inps

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Roma, 13 feb. (Labitalia) – “L’Ape volontaria è uno strumento complesso, sul quale in questi giorni sono stati dati anche dei numeri che possono essere fuorvianti. Abbiamo così sviluppato un simulatore che permetterà a tutti di valutare la convenienza, naturalmente sulla base delle condizioni individuali, di questo strumento”. Così il presidente dell’Inps, Tito Boeri, in una conferenza stampa, oggi, a Roma, ha annunciato che sul sito dell’Istituto è possibile sin da oggi presentare domanda di certificazione per l’Ape volontaria e anche utilizzare un simulatore per verificare la convenienza o meno dell’Ape volontaria (video).
“Questo strumento – ha spiegato Boeri – amplia la scelta e permette di capire costi e benefici dell’Ape volontaria. La platea potenziale interessata dall’Ape volontaria non è piccola: la stimiamo intorno alle 300mila persone e, dall’anno prossimo, il flusso di persone che avranno questa possibilità crescerà di 115mila”.
Boeri ha chiarito che il simulatore dei costi dell’Ape volontaria “permetterà alle persone di poter valutare quali sono i vantaggi e gli svantaggi”. “L’Ape volontaria – ha precisato – permette di contrarre prestiti, a lunga scadenza, e che comporta però anche un piano di rimborso del prestito stesso che di fatto ridurrà in modo permanente la propria pensione futura”.
Quindi, per “Boeri, “è fondamentale che le persone che guardano a questo strumento e pensano di utilizzarlo siano perfettamente consapevoli e facciano una scelta consapevole”. “Questo è lo sforzo che abbiamo fatto, definendo questo simulatore – ha proseguito – che può essere consultato on line dal sito dell’Istituto anche attraverso il proprio cellulare”. L’accesso al simulatore sul sito dell’Inps è libero, senza necessità di Pin, e distinto dal modulo di richiesta di certificazione del diritto all’Ape che può essere compilato sempre sul sito Inps, ma con il Pin.
L’Ape volontaria, il ‘prestito finanziario con garanzia pensionistica’, consentirà a chi avrà almeno 63 anni nel 2018 (o almeno 63 anni e 5 mesi nel 2019) di uscire in anticipo dal lavoro. La pensione certificata dall’Inps, al netto della rata di ammortamento corrispondente all’Ape richiesta, deve essere pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo. Non possono ottenere l’Ape coloro che hanno già maturato il diritto alla pensione.
Entro 60 giorni dalla presentazione della domanda di certificazione l’Inps certifica la maturazione dei requisiti, e la prima, e l’ultima, data utile per la presentazione della domanda di Ape. E comunica anche la durata massima dell’Ape e l’importo minimo e massimo della quota mensile di Ape ottenibile, che saranno comunque riverificati alla data di presentazione della domanda di Ape.
L’importo minimo che si può ottenere è 150 euro mensili per sei mesi, mentre l’importo massimo non può superare il 75% del trattamento pensionistico mensile nel caso l’erogazione dell’Ape richiesta sia superiore a tre anni; l’80% se la durata del prestito è tra i 24 e i 36 mesi, l’85% se la durata è tra 12 e 24 mesi e il 90% se è inferiore a 12 mesi. Il prestito viene erogato su 12 rate mensili, senza tredicesima.
L’Ape decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda di Ape, che è erogata in quote mensili di pari importo per 12 mensilità, fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia. I soggetti che hanno maturato il diritto all’Ape tra la data di entrata in vigore della norma e quella di entrata in vigore del Dpcm e che non hanno maturato il diritto alla pensione possono richiedere i ratei arretrati nella domanda di Ape. La platea di riferimento include coloro che sono nati prima del 18 maggio 1954, che dovranno presentare domanda di certificazione entro il 18 aprile 2018 per il pregresso.