Home Nazionale Banche venete: stessi reati ma strade diverse, ‘anomalie’ dei due processi/Adnkronos (2)

Banche venete: stessi reati ma strade diverse, ‘anomalie’ dei due processi/Adnkronos (2)

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(AdnKronos) – Sorte diversa per BpVi che deve rispondere della legge 231 sulla responsabilità degli enti e nei confronti della quale sono scattati sequestri per 100 milioni circa, quasi intatto invece il patrimonio dell’ex presidente Zonin e dell’ex direttore generale Samuele Sorato. Anche questa inchiesta è per aggiotaggio e ostacolo alle attività di vigilanza e falso in prospetto: nel mirino i prezzi delle azioni (poi azzerate) e i cosiddetti ‘prestiti baciati’, ovvero l’acquisto di azioni in aumento di capitale con finanziamenti da parte della stessa banca.
Sono gli ex azionisti, però, a incorrere potenzialmente nelle differenze maggiori. Il gup di Vicenza, Roberto Venditti, ha dichiarato inapplicabile la richiesta di responsabilità civile nei confronti di Intesa Sanpaolo, Bankitalia e Consob. I tre soggetti non possono essere citati in giudizio con richieste di risarcimento danni da chi ha visto azzerati i propri investimenti. Per il giudice la cessione a 1 euro degli asset della popolare, avvenuta nell’ambito della liquidazione ordinata, ricomprende il diritto al risarcimento dei danni subiti. Stesso discorso per chi ha accettato l’offerta pubblica di transazione per risolvere ogni contenzioso.
Di parere opposto il gup di Roma, Lorenzo Ferri, che ha disposto la citazione in giudizio di Intesa Sanpaolo quale responsabile civile. Oltre ad alcuni dubbi sulla legittimità costituzionale del decreto, il giudice si appella all’articolo 2560 del codice civile per sostenere la possibilità di agire per gli ex soci di Montebelluna. “Mentre il gup di Roma ha correttamente chiamato Intesa Sanpaolo a rispondere, quello di Vicenza si è voluto ingerire di interpretazioni spettanti alla Corte Costituzionale facendo proprie le deduzioni del consigliere delegato Messina”, spiega l’avvocato Sergio Calvetti, che sta seguendo circa 6mila azionisti delle ex popolari. La partita si giocherà “nei tribunali e nelle cause civili dove Intesa – chiosa il legale – verrà chiamata direttamente dagli azionisti e obbligazionisti a rispondere”.