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Diritto autore: avv. Del Bene, vittoria per editori, no rischio censura

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Milano, 12 set. (AdnKronos) – Una vittoria per gli editori, un passo avanti nella tutela del diritto d’autore, nessun rischio che ci sia una censura sull’informazione diffusa online e poche possibilità che le fake news possano sparire dalla Rete. Giovanni Del Bene, avvocato esperto di diritto d’autore, spiega all’Adnkronos la nuova direttiva approvata dal Parlamento europeo. “Il testo è in gran parte un repetita iuvant per chi conosce la materia, ma è indiscutibile che gli editori hanno ottenuto qualcosa che prima non avevano: il primo comma dell’articolo 11 estende specificamente a loro il diritto esclusivo di riproduzione e il diritto di comunicazione di opere al pubblico”, ossia il diritto di autorizzare o vietare la riproduzione, garantendogli così una sorta di nuovo “diritto connesso”.
Se, con l’approvazione della legge, gli editori “hanno base giuridica più certa”, a beneficiarne sono anche le casse: chi sfrutta il lavoro intellettuale, ricavandone profitti con la raccolta pubblicitaria e il trattamento dei dati degli utenti della rete, deve pagare delle royalties a chi ha prodotto i contenuti. L’articolo 13 della direttiva europea “impone ai grandi distributori di contenuti – ad esempio Facebook, Twitter o YouTube – di fare accordi con i titolari di diritti d’autore e soprattutto di inserire all’interno dei contenuti digitalizzati delle misure tecniche che permettano di riconoscere la singola opera e di tracciarla. In sintesi i colossi del web dovranno vigilare, per conto degli aventi diritto, sui contenuti che pubblicano e verificare che la riproduzione di un’opera di ingegno sia autorizzata”.
Se “talvolta sarà difficile risalire a chi detiene effettivamente il diritto” non si configura comunque il rischio di uno scenario da Grande Fratello come ipotizzato dal vice premier Luigi Di Maio. “Questa legge non determina la censura dei contenuti, ma guarda alla difesa di opere protette da diritto d’autore. Chi utilizza opere altrui senza pagarne il relativo uso non è una persona che sta esprimendo la propria libertà di espressione”. La lotta alla contraffazione e alla tutela del lavoro altrui non intaccheranno il fenomeno delle fake news. “La direttiva determina ulteriori regole contro la riproduzione non autorizzata di un’opera dell’ingegno, ma non mette nessun bavaglio su quello che un utente vuol scrivere o condividere sulla Rete”, conclude l’avvocato Del Bene.