Home Attualità Fisco: Consulenti lavoro, pdl su semplificazione va in direzione giusta

Fisco: Consulenti lavoro, pdl su semplificazione va in direzione giusta

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Roma, 18 ott. (Labitalia) – “Il provvedimento va nella direzione giusta della semplificazione fiscale, andando incontro alle esigenze dei cittadini contribuenti. A nostro avviso necessita di aggiustamenti, ma lo spirito è assolutamente positivo”. Così, con Labitalia, Sergio Giorgini, vice presidente del consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, riassume l’audizione dei consulenti del lavoro di oggi in commissione Finanze alla Camera sulla pdl in materia di ‘Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell’evasione fiscale’.
I professionisti hanno presentato le loro osservazioni e proposte sul documento. “Ripeto -spiega Giorgini- la direzione è quella giusta, della semplificazione. Come il divieto per la Pa di richiedere ai cittadini documenti di cui è già in possesso. E noi qui -continua- chiediamo anche che sia stabilita la sanzione d’inefficacia della richiesta quando si tratta di documenti già in possesso della pa, per non esporre il contribuente a rischi processulali”.
E per Giorgini anche “l’abolizione del modello 770 va nella giusta direzione della semplificazione, ma c’è la necessità di mantenere la possibilità di effettuare il ravvedimento e anche gli effetti sulle norme penali”.
Altro tema contenuto nel documento e che per Giorgini va nella direzione della semplificazione è “l’ntroduzione dell’obbligo di invito al contraddittorio endoprocedimentale, che è un passo importantissimo per realizzare un contradditorio prima di arrivare al processo, e potrebbe permettere a contribuenti e amministrazione di evitare dei procedimenti inutili”.
E su un tema ‘caldo’ di questo giorni, la fatturazione elettronica, la richiesta dei consulenti del lavoro è chiara: “abbiamo chiesto la moratoria per un anno per le sanzioni formali relative alla documentazione e registrazione della fattura elettronica che non incidono sulla liquidazione del tributo, fatto salvo i casi di comportamenti contrari alla buona fede”.
Questo perchè spiega Giorgini “oltre ai problemi informatici legati alla poca diffusione della banda larga, la fatturazione elettronica rappresenta un cambiamento epocale anche a livello culturale e formativo. E quindi la moratoria deve avere una funzione di accompagnamento in una fase così delicata per contribuenti, imprese e professionisti”.
Importante per Giorgini anche la richiesta, presentata dai professionisti, “di prevedere un’area di impignorabilità in favore dei lavoratori subordinati e parasubordinati, degli imprenditori e dei liberi professionisti, inserendo nel documento la previsione che ‘non sono pignorabili le somme ed i crediti dovuti a qualsiasi titolo per l’attivit̀à svolta dalla persona fisica nell’esercizio della propria impresa, arte o professione entro il limite annuo della misura dell’assegno sociale, aumentato della metà e moltiplicato per dodici'”.