Home Comunicazione Adv Pediculosi: come combattere questa infestazione contagiosa

Pediculosi: come combattere questa infestazione contagiosa

0
Pediculosi: come combattere questa infestazione contagiosa

Ogni mamma sa che in età prescolare i bambini possono andare incontro alla piaga dei pidocchi: in tante sono passate da questa fastidiosa infestazione contagiosa, e in tante sono riuscite ad uscirne fuori con successo. Premesso che la pediculosi non è comunque pericolosa, questa condizione può portare diversi grattacapi a qualsiasi bimbo o adulto, letteralmente parlando: ciò vuol dire che è sempre meglio capire come curarla prima che possa diffondersi, e fare di tutto per prevenirla, anche se ciò non è detto che sia possibile. Come combattere questa infestazione così contagiosa? Le strade da battere sono sostanzialmente due: attenzione all’igiene personale, e uso di rimedi certificati e mai improvvisati.

Combattere la pediculosi: quali sono i rimedi?

Vi abbiamo già accennato dell’importanza di utilizzare solo ed esclusivamente prodotti che siano certificati e costruiti ad hoc per questo problema: è una necessità perché, spesso, si pensa che i rimedi fai da te siano ugualmente efficaci, quando in realtà è l’opposto. Meglio non improvvisare, dunque, ma utilizzare dei prodotti contro i pidocchi come quelli della casa farmaceutica Giuliani che sono anche facili da reperire, in quanto possono essere acquistati in farmacia. Questi rimedi sono particolarmente consigliati per due motivi: da un lato uccidono velocemente i parassiti e ne facilitano la rimozione, dall’altro aiutano anche a prevenire una loro eventuale ricomparsa. Il cosiddetto “post-trattamento”, infatti, è importante tanto quanto la cura stessa: non essendo la pediculosi una malattia ma una infestazione, è meglio evitare di dare al pidocchio ulteriori chances.

Altri consigli utili per contrastare l’infestazione

Il vero problema dei pidocchi è la loro facilità in termini di riproduzione: sono le uova a rappresentare il vero pericolo, perché consentono al pidocchio di garantirsi la continuità di specie sull’ospite. Dunque, una volta eliminati i pidocchi, bisogna concentrarsi sulle lendini: è sempre il caso di usare pettini a denti fitti per individuare le uova e per toglierle dai capelli. Inoltre, è bene capire se è effettivamente presente l’infestazione: i pidocchi sanno mimetizzarsi, ma causano comunque prurito e pizzicore sul cuoio capelluto. Questo implica l’attenzione ai dettagli, e il controllo giornaliero del cuoio del bimbo.

Come prevenire la pediculosi?

Le famiglie che hanno ospitato un membro colpito dalla pediculosi, devono evitare che il parassita possa propagarsi nuovamente: per farlo, è necessario igienizzare tutti i vestiti e naturalmente le lenzuola, le federe e i cuscini, perennemente a contatto con la testa. Poi, esistono in commercio anche dei trattamenti che proteggono la cute e la rendono sgradita a livello olfattivo ai pidocchi: non danno alcuna certezza, ma di sicuro abbassano le percentuali di infestazione da pediculosi. Altrettanto importanti sono le precauzioni da adottare a scuola: occorre sensibilizzare i bimbi sulla cura della propria igiene, invitandoli a non indossare cappotti, indumenti o berretti altrui.