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Porta Crucifera prende posizione contro Sant’Andrea e la visita in Pieve “una occupazione di territorio altrui”

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Porta Crucifera prende posizione contro Sant’Andrea e la visita in Pieve “una occupazione di territorio altrui”

Si accende la polemica tra Porta Crucifera e Porta Sant’Andrea per il programma dei festeggiamenti del quartiere biancoverde per la vittoria della 37esima Lancia d’Oro.

Motivo del contendere il ringraziamento che Sant’Andrea andrà a fare a San Donato nella chiesa della Pieve subito dopo il Te Deum del prossimo 14 luglio. Porta Crucifera attraverso un comunicato del direttivo la vede come “una occupazione ed un’invasione “morale” di territorio altrui, difficilmente comprensibile e quindi giustificabile”. La dirigenza di colcitrone “opererà nelle sedi deputate per evitare che fatto analogo possa ripetersi” in altre parole la questione arriverà nella prossima riunione del CDA dell’Istituzione Giostra del Saracino.

Abbiamo appreso dagli organi di stampa che il Quartiere di Porta Sant’Andrea si recherà in Pieve nel giorno del Tedeum. Riteniamo doveroso manifestare il nostro disappunto non certo per l’aspetto religioso e spirituale, ma in merito alla correttezza ed il “modus operandi” morale che dovrebbero conoscere ed osservare i Quartieri.

La scelta operata, sia per le modalità con cui è stata intrapresa sia per il luogo prescelto, risulta in palese contrasto con lo spirito cavalleresco della manifestazione apparendo, altresì come una provocazione che non possiamo far passare inosservata.

Per comprendere le ragioni del nostro disappunto riteniamo doveroso ricordare a tutti i lettori che lo statuto del Quartiere di Porta Crucifera approvato dalle Istituzioni della giostra del saracino all’art. 37, prevede che “Lo Stemma del Quartiere di Porta Crucifera è rappresentato dalla seguente raffigurazione Araldica: « Partito: nel primo di rosso al monte di tre colli d’oro all’italiana cimato da una croce dello stesso; nel secondo di verde al campanile della Pieve di Arezzo d’oro e finestrato di nero e affiancato da due torri pure d’oro aperte e finestrate di nero ». A fronte di tutto ciò riteniamo che, prima di effettuare tale scelta, sarebbe stato doveroso, da parte della dirigenza del Quartiere di Porta Sant’Andrea, informare preventivamente i vertici del nostro Quartiere

Con questa iniziativa il Quartiere di Porta Sant’Andrea commette un palese affronto nei confronti dell’intero Quartiere di Porta Crucifera e si pone in netto contrasto con i principi fondamentali a cui è ispirata la manifestazione.

Accedere nella Chiesa riportata nell’emblema del nostro Stemma non può che essere avvertita come una occupazione ed un’invasione “morale” di territorio altrui, difficilmente comprensibile e quindi giustificabile.

L’episodio appare ancora più grave se si considera che è già la seconda volta che Sant’Andrea assume lo stesso comportamento e, considerato i malumori che erano già stati rappresentati, ci auguravamo che tale atteggiamento non venisse ripetuto.

Il Quartiere di Porta Crucifera opererà nelle sedi a ciò deputate per evitare che fatto analogo possa ripetersi. Tutto ciò perché crediamo profondamente nello spirito cavalleresco della manifestazione che, con tali comportamenti, viene calpestato.

 Il Consiglio Direttivo del Quartiere di Porta Crucifera