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Arezzo: dichiarazione dell’assessore alle politiche sociali e scolastiche Lucia Tanti

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Arezzo: dichiarazione dell’assessore alle politiche sociali e scolastiche Lucia Tanti

Dichiarazione dell’assessore alle politiche sociali e scolastiche Lucia Tanti

È paradossale che quando una giunta applica una legge dello Stato sia accusata, per l’ennesima volta, ma sempre da pochi, di chissà quali nefandezze anti-scolastiche. La questione del “quoziente sicurezza” fa il paio con la questione mense: dopo 40 anni ci siamo presi in carico quest’ultima tematica. Così come dopo 44 anni una legge nazionale del 1975, quella che regola il rapporto e ne definisce le giuste percentuali tra spazi a disposizione degli istituti e numero di studenti da accogliere, trova finalmente applicazione. Semmai è sorprendente un’altra cosa: perché finora su questo si è tirato a campare. Ma evidentemente ci sono state amministrazioni che di questa strategia erano maestre, mentre a noi gli aretini ci hanno scelto per fare.

E tra le declinazioni del fare, sicurezza e trasparenza anche nella gestione dei servizi educativi sono principi irrinunciabili. Perché se una scuola deve essere evacuata, ad esempio, il cosiddetto coefficiente sicurezza diventa garanzia di una corretta gestione di simili emergenze. E voglio dire a tutte le famiglie aretine che adesso, grazie al nostro impegno, non esiste un’aula nel Comune di Arezzo che non rispetti questo parametro.

Basterebbe rispondere con tali argomenti alle recenti proteste, poche, voglio sottolinearlo ancora una volta, per Tregozzano e Battifolle. Ma aggiungo qualcosa proprio su Battifolle, l’ultima in ordine di tempo a essere scelta come pretesto. L’amministrazione comunale ha fatto una valutazione finalizzata a individuare una scuola di riferimento, con i requisiti adeguati anche in merito al coefficiente sicurezza, per una parte del territorio comunale. Questa valutazione è stata condivisa in una recente riunione del 23 maggio scorso da Comune, dirigenza scolastica, famiglie, personale educativo. Di conseguenza non abbiamo chiuso alcuna sezione: abbiamo semplicemente spostato le due di Battifolle, di materna, a soli due chilometri. Una breve distanza per una grande sicurezza. Senza dubbio ne vale la pena. Il plesso di San Giuliano, infatti, ha spazi e didattica sufficienti per mantenere gli studenti attuali e anche per ospitarne di nuovi senza che il coefficiente sicurezza sia derogato. Consentendoci, peraltro, di ottenere un unico istituto che vada dalle materne alle elementari e garantendo una continuità prima inesistente, visto che chi mandava i figli alla materna di Battifolle doveva poi trasferirli alle elementari di San Giuliano. Adesso potrà mantenere la stessa scuola nel passaggio dai 5 ai 6 anni.

Insomma: rispetto alla sicurezza non deroghiamo e sopportiamo volentieri qualche critica, rispondendo con la forza delle argomentazioni che ci danno tranquillità.

E a proposito di sicurezza, il Comune di Arezzo ha aderito al progetto “Scuole sicure” del ministero dell’Interno. Al momento è al vaglio della prefettura ma non appena sarà operativo, ci consentirà  di avere, ogni giorno, un presidio di polizia locale mobile che si occuperà del controllo di tutte le scuole elementari e medie. Un occhio attento, quello dei nostri agenti, che monitorerà la presenza di eventuali situazioni di spaccio e rischio per gli studenti.