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Fondazione Arezzo Intour: martedì 22 gennaio è il giorno del CDA

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Fondazione Arezzo Intour: martedì 22 gennaio è il giorno del CDA

Il presidente Marcello Comanducci: “Nuovo step per il nostro progetto condiviso e partecipato. La Fondazione, esperimento unico in Italia, continua a crescere”

Il prossimo 22 gennaio sarà un giorno importantissimo per la Fondazione Arezzo Intour. Sono convocate infatti le assemblee dei soci in partecipazione e dei soci sostenitori che dovranno scegliere i tre rappresentanti che andranno a completare il consiglio di amministrazione della Fondazione stessa.

A meno di sei mesi dall’apertura delle adesioni, la partecipazione al progetto è decisamente al di sopra delle aspettative: sono già 35 gli associati di cui 7 comuni, 5 associazioni di categoria, e 23 tra aziende e realtà associative e produttive del territorio che hanno scelto di entrare a far parte della Fondazione. Un percorso volutamente inclusivo che ha cercato di incentivare la presenza anche di piccoli privati, abbattendo barriere economiche limitanti; la Fondazione prevede infatti soci partecipanti (che devono garantire un contributo importante di adesione) e soci sostenitori (a cui è richiesto un contributo minimo valutabile anche in servizi).

Nell’appuntamento del 22 gennaio (inizio ore 17.30 nella Sala Rosa del Comune di Arezzo), il processo di partecipazione vivrà un nuovo fondamentale step. Sarà infatti in seno all’assemblea dei soci che verrà completato il board della Fondazione; qui verranno nominati 3 membri (2 dai soci partecipanti e 1 dai soci sostenitori) che andranno a completare il cda di Arezzo Intour insieme alle 3persone designate dal Comune e operative già dal primo giorno, ovvero il presidente Marcello Comanducci, il consigliere delegato Riccardo Sassoli e il consigliere Vincenzo Raimondo.

Intanto il numero dei soci continua a crescere e sono tante le richieste di adesione che arrivano alla Fondazione. Chi fosse interessato può attivare la procedura attraverso la compilazione di un modulo disponibile al link:  www.arezzointour.it/come-partecipare-fondazione.  Ovviamente, per coloro che intendono candidarsi a consigliere, sarà necessario perfezionare l’adesione prima dell’assemblea del 22 gennaio.

Tutti i soci avranno la possibilità di partecipare al percorso di costruzione della “destinazione Arezzo”: sono infatti aperte le iscrizioni ai primi gruppi di lavoro che saranno la vera innovazione della Fondazione. E infatti qui, con vero spirito di condivisione, verranno discussi i singoli progetti nei quali i soci stessi potranno portare idee ed esperienze.

Tra questi Arezzo Wedding, che si occuperà di coordinare il settore dei matrimoni turistici e che vede la Fondazione Arezzo Intour impegnata nell’organizzazione di un evento internazionale. La città toscana sarà infatti la sede europea di EWPC (Exotic Wedding Planning Conference), esclusivo appuntamento che, dal 2 al 4 giugno 2019 riunirà i più quotati wedding planners del mondo, provenienti da 50 paesi diversi.

Oppure Arezzo Cinema che si occuperà di attirare sul territorio le grandi produzioni internazionali, o ancora Arezzo Outdoor che si dedicherà al mondo del turismo “slow” e delle attività all’area aperta e Arezzo Antiquaria gruppo di lavoro pensato per migliorare e mettere a regime l’universo dell’antiquariato, del modernariato e del collezionismo.

Oltre a queste quattro “business unit” sono aperte le adesioni anche ad altri due gruppi di lavoro “trasversali”: il primo si occuperà dei servizi turistici (bagni, punti informazione, segnaletica, etc) l’altro sarà orientato ai temi del marketing, della comunicazione e al mondo dell’innovazione.

La partecipazione ai gruppi di lavoro è aperta anche ai soci istituzionali così da costruire efficaci sinergie con il territorio provinciale.

Tra i comuni che hanno già aderito alla Fondazione Arezzo Intour ci sono Capolona, Subbiano, Bibbiena, Montevarchi, Caprese Michelangelo, Castel San Niccolò e Castiglion Fiorentino mentre altri – a breve – porteranno la delibera in approvazione nei rispettivi consigli comunali.

“Il nostro – spiega Marcello Comanducci il presidente della Fondazione Arezzo Intour e assessore al turismo del comune di Arezzo – continua ad essere un percorso condiviso e partecipato: la città chiedeva la costituzione di un ente che potesse condividere le scelte in ambito turistico e che facesse sinergia con gli altri comuni della provincia per promuovere un prodotto turistico unico. La Fondazione finalmente permette di fare tutto questo e avere una governance forte e partecipata. E’ un esperimento unico in Italia e siamo sempre più convinti che la strada sia quella giusta: crediamo in un lavoro di squadra ben organizzato e crediamo nell’innovazione. Insieme possiamo costruire il futuro del nostro territorio, che nel turismo vede uno dei principali motivi della sua rinascita”.

Nata per gestire e promuovere la destinazione turistica Arezzo con azioni di regia e governance del territorio e di destination marketing, la Fondazione Arezzo Intour è una realtà pubblica senza scopo di lucro, che ha il Comune di Arezzo come socio fondatore.

Turismo e innovazione sono le due anime di questa nuovissima esperienza 4.0, ad oggi unica in Italia, che basa la sua operatività sulla sinergia tra pubblico e privato, attraverso meccanismi di reale condivisione e attivazione di processi virtuosi.  

Un progetto così originale da dover cambiare anche “il linguaggio” del turismo: si è infatti dovuto trovare un nome nuovo per indicare una struttura che fino ad oggi non esiste. E così il DMO (Destination Management Organization) diventa DDM (Digital Destination Management) il nuovo modello operativo, “nativo digitale” che fa dell’innovazione il suo pilastro. Il DDM vedrà la formazione un vero e proprio laboratorio di idee che porterà alla costruzione di contenuti e servizi digitali grazie a un team di web & social media specialist.