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Gli alberi e la bellezza della Valle delle Piagge

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Gli alberi e la bellezza della Valle delle Piagge
Valle delle Piagge (foto tratta da Facebook)

La Valle delle Piagge si trova a poca distanza da Ponte Buriano nel comune di Capolona

Qui potrebbe prendere il via l’escavazione di una cava per l’estrazione di ghiaia e sabbia.

Infatti la giunta del Comune di Capolona con delibera n. 8 del 21.1.2019 ha inoltrato richiesta di inserimento nel piano regionale di un’area estrattiva in località Vignoli.

Sono davvero poco interessato ad entrare in merito a questa decisione.

Confido soltanto che il Comune di Capolona prima di tutto si sia accertato, in ottemperanza al PRC ovvero al piano regionale cave previsto dall’art. 6 della L.R. n. 35/2015, che si tratti di un approvvigionamento sostenibile e a tutela delle risorse minerarie, nonché di assoluta sostenibilità ambientale e territoriale.

Confesso che alla sostenibilità economica e sociale delle attività di estrazione credo da sempre molto poco, non intravedendoci opportunità per generare reddito e lavoro o per garantire condizioni di benessere delle comunità.

Tutt’altro.

Credo invece che il verde e il paesaggio siano fonte di benessere.

Gli alberi hanno un ruolo fondamentale nel mitigare le emissione e lo smog nelle città così come nelle zone limitrofe, portando alla riduzione dell’effetto calore. con la conseguente riduzione della temperatura, la riduzione degli inquinanti e l’assorbimento della CO2 atmosferica.

2Il verde e gli alberi sono una assicurazione per la nostra salute.

Lo ha ribadito anche uno studio pubblicato dall’associazione americana The Nature Conservancy che ha valutato il verde in 245 città del mondo per calcolarne i benefici.

Non massacrate gli alberi” è anche l’accorato appello lanciato dalla Lipe-Birdlife Italia a fronte della progressiva e velocissima perdita di biodiversità nelle città e nelle campagne italiane, conseguenza delle selvagge potature da parte delle Amministrazioni locali del patrimonio arboreo e delle autorizzazione ad intraprendere attività dal devastante impatto ambientale come quelle estrattive.

L’Italia è un bosco recita il titolo del bel libro di Tiziana Fratus, una piacevole lettura dove si racconta tra l’altro di alcune città italiane come delle piccole oasi.

Anche nella Valle delle Piagge tantissime sono le specie arboree che troviamo lungo le strade.

Alberi cresciuti accanto a muri diroccati, a fontane, alberi che ci proteggono e che spesso sono capaci di cambiare il nostro umore.

Alberi che sono il bene principale della comunità che vi abita, ma non solo.

Agiscono sul clima aumentando l’umidità dell’ambiente, agendo anche da scudo contro molto agenti atmosferici come il vento, la pioggia, la neve e la luce solare.

Sono fermamente convinto che gli alberi e la vegetazione della Valle delle Piagge siano un modello di sostenibilità economica e sociale perché garantiscono una condizione di benessere per tutta la comunità.

Ho letto che Singapore è la città con più alberi nel mondo!

E quanto stabilisce la classifica stilata dal Senseable City Lab del Mit di Boston, laboratorio di ricerca diretto da un architetto italiano, Carlo Ratti.

Ci sono addirittura studi che affermano la diretta relazione tra alberatura e casi di asma infantile.

In pratica più è alto il numero degli alberi presenti e meno sono i bambini che soffrono di asma.

Credo che i nostri nonni lo sapessero di già, ovvero che all’aria aperta si vive meglio!

3E’ fondamentale aver chiaro che oggi – e non domani – dobbiamo lavorare tutti per costruire i luoghi sostenibili del futuro.

La mancanza di una visione e di un reale impegno porterà senza dubbio ad un peggioramento del vivere quotidiano in breve tempo.

Abitazioni progettate in considerazione dell’impatto ambientale, costruite pensando esclusivamente alla minimizzazione degli input energetici, di acqua e cibo e di output di calore, inquinamento dell’aria e dell’acqua, CO2 e metano.

Le abitazioni del futuro dovranno incorporare la natura, green house dalle elevate prestazioni energetiche.

Sarà inoltre imprescindibile che le biodiversità e i sistemi naturali siano preservati a tutti i costi ed ognuno di noi ha un ruolo fondamentale e prioritario in questo.

Nella Valle delle Piagge non è possibile essere tristi in certe serate.

Come quando al tramonto osservi le palme gemelle del Foro Romano, due alberi meravigliosi che si trovano nel cortile interno del corpo dei vigili urbani di Roma.

Due piante altissime che rendono emozionanti e poetici i tramonti romani.

Gli alberi e la bellezza della Valle delle Piagge giocano un ruolo straordinario sul nostro stato d’animo.

Camminare, guardare gli alberi, non dire e non fare nient’altro che un giro nei dintorni, uscire perché fra poco esce il sole, perché una giornata qualsiasi è il tuo splendore” scrive il poeta Franco Arminio nella sua bellissima raccolta Cedi la strada agli alberi.

Mi piace rileggere spesso queste parole che amo profondamente.

Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l’anno della crescita ci vorrebbe l’anno dell’attenzione. Attenzione a chi cade, al sole che nasce e che muore, ai ragazzi che crescono, attenzione anche ad un semplice lampione, un muro scrostato. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare, significa dare valore al silenzio, al buio, alla luce, alla fragilità e alla dolcezza”.

Oggi essere rivoluzionari è porre attenzione anche ad un singolo albero della Valle delle Piagge.

E comprendere che tutti dobbiamo tendere a minimizzare l’impatto ambientale e territoriale delle nostre azioni.

Due anni fa Fiorella Mannoia ha cantato all’ombra dell’albero di Falcone in via Notarbartolo a Palermo per l’omaggio al coraggio e all’abnegazione dei due giudici Falcone e Borsellino e ha deciso di interpretare Povera Patria di Franco Battiato.

Ho ben poco da aggiungere.

Di Roberto Fiorini