Home In Evidenza I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo di Elif Shafak

I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo di Elif Shafak

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I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo di Elif Shafak

LIBRI per TUTTE le ORECCHIE

Paesaggi Letterali Settimanali a cura di Roberto Fiorini

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Per capire qual è la situazione in Turchia, niente di meglio che leggere Elif Shafak , la più importante autrice turca.

Nei suoi libri parla di libertà e democrazia.

Perciò in patria è stata processata per tradimento.

Ma lei continua a denunciare.

Il suo nuovo romanzo dal titolo I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo edito da Rizzoli in libreria da fine giugno è un libro straordinario, forte e luminoso, dettato da una necessità ineludibile.

La chiamavano Leila Tequila a casa e al lavoro, nell’edificio color palissandro sulla viuzza cieca che acciottolava giù verso il porto, annidata fra una chiesa e una sinagoga, negozi di lampadari e kebabberie: il vicolo che ospitava i più antichi bordelli autorizzati di Istanbul.

Elif ShafakDieci minuti e trentotto secondi dopo che il cuore di Leila smette di battere la sua mente è in piena coscienza e quello che accade è sorprendente: scene cruciali della sua esistenza rivivono attraverso il ricordo dei sapori più intensi che abbia mai provato.

Lo stufato della capra che suo padre aveva sacrificato per celebrare la tanto attesa nascita di un figlio maschio; la miscela di zucchero e limone che sobbolliva sul fornello, usata dalle donne per la ceretta mentre gli uomini andavano a pregare nella moschea; il caffè scuro e forte al cardamomo, per sempre legato alla via dei bordelli.

Leila sta morendo, ma la sua anima lavora, implorando di essere salvata mentre abbandona il corpo.

Ma cosa è successo a Leila, la prostituta, trovata cadavere di fronte a un campo di calcio umido e buio, dentro un bidone dell’immondizia con i manici arrugginiti?

Elif Shafak erige davanti ai nostri occhi una città lacerata e nervosa, affamata di libertà, una città femmina che salva e condanna.

La Turchia è un Paese bellissimo, potrebbe essere un modello per il mondo musulmano.

Elif Shafak , 45 anni, ama parlare della sua terra.

Elif Shafak

Alta, elegante, gli occhi verdi e profondi disegnati col kajal, oggi vive a Londra con il marito giornalista e i due figli.

Ma c’è sempre la Turchia al centro dei suoi romanzi.

Anche in quest’ultimo.

Il nono romanzo di Elif Shafak racconta la storia di una donna turca che riflette sulla sua vita nei momenti immediatamente successivi alla sua morte brutale.

Il romanzo, che si apre nel 1990, non è solo un viaggio nella complicata vita di una prostituta ma la storia dei suoi amici – cinque emarginati sociali che sono considerati spazzatura in un paese sempre più illiberale.

Shafak da voce agli intoccabili della società: immigrati, poveri e coloro che sono considerati fuori dalle loro stesse famiglie.

Molti dei temi familiari nella narrazione di Elif Shafak e dei suoi precedenti bestseller: la violenza contro le donne, il massacro degli armeni e la persecuzione degli yazidi, così come l’erosione del secolarismo e l’ascesa delle sette religiose in Turchia.

È un romanzo con una premessa potente e un ingegnosa ed efficace lirica.

La Shafak è un’appassionata femminista e sostenitrice della libertà di espressione.

Una donna coraggiosa.

Il momento più intenso del romanzo è senza dubbio l’inizio quando Leila, scaricata in un lurido bidone, deve affrontare il fatto che “il nostro passaggio su questa terra non ha alcun impatto sull’ordine delle cose, perché la vita continua lo stesso con o senza noi”.

Il romanzo è una lettera d’amore per la città di Instanbul, imperiale ma anche provinciale; cosmopolita ed eretica.

L’Instanbul di tutti coloro che sono partiti molto tempo fa, navigando verso porti lontani come Elif Shafak.

Per loro questa città è una metropoli fatta di ricordi, miti e desideri, per sempre inafferrabile come il volto di un amante che si allontana nella nebbia.

Un romanzo che dà voce all’invisibile, all’intoccabile, all’abuso, intrecciando canzoni dolorose in una rara bellezza.

Una prosa ricca e lucida, mai didattica.

In 10 minuti 38 secondi in questo strano mondo Elif Shafek esplora la natura dell’amore, l’ambizione, la realizzazione, l’identità e la vita e molto altro ancora.

Un libro da assaporare, su cui riflettere, semplicemente meraviglioso.

Elif Shafak