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Il bosco “urbano” di Bibbiena verso la riqualificazione grazie alla collaborazione tra Comune e Parco Nazionale

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Il bosco “urbano” di Bibbiena verso la riqualificazione grazie alla collaborazione tra Comune e Parco Nazionale

BOSCO DI CASINA, IL BOSCO “URBANO” DI BIBBIENA, A BREVE LA RIQUALIFICAZIONE GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE TRA IL COMUNE E IL PARCO NAZIONALE

Bosco di Casina verrà a breve riqualificato e diventerà un percorso verde di collegamento virtuoso ad uso turistico tra Binario0 e il centro storico di Bibbiena.
Ad annunciarlo è l’Assessore Daniele Bronchi che oggi mette al corrente di questa importante novità avendo avuto conferma dal Parco Nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna che arriveranno a Bibbiena circa 20 mila euro di finanziamento per progetti di qualità.
Per quanto riguarda Bosco di Casina, la compartecipazione del Comune sarà di circa 5 mila euro e il tutto, per un totale di 19 mia euro, servirà per rigenerare questo luogo che fungerà da polmone verde urbano e insieme da passaggio pedonale di collegamento turistico.
L’Assessore Daniele Bronchi commenta: “Adesso dobbiamo definire un progetto e procedere con i lavori. Sicuramente verranno messi in ordine i vialetti interni e di collegamento, verranno rifatte parti di recinzione, messe delle panchine e allestiti pannelli che illustreranno i vari tipi di piante presenti, oltre che un pannello esplicativo riferito al Parco nazionale”.
Quello di Bosco di Casina è un raro esempio di bosco urbano in un comune che ha parte del proprio territorio all’interno di un’area protetta e anche questo aspetto verrà particolarmente valorizzato dall’amministrazione.
I boschi urbani, sui quali anche le grandi città stanno investendo molto, sono “pozzi di assorbimento di carbonio” e rientrano nella definizione di “carbon sink”, cioè “attività, processi, o meccanismi di rimozione di biossido di carbonio (CO2) dall’atmosfera”, secondo le indicazioni dell’UNFCCC dell’Onu.
L’Assessore Bronchi conclude: “Il ruolo dei boschi urbani è anche quello di conoscenza e quindi di rispetto. Quello a cui vorremmo mirare è anche una sorta di educazione fatta verso i giovani che attraverso i pannelli potranno imparare a conoscere le varie piante presenti nel contesto, imparando nel contempo ad apprezzarne le caratteristiche intrinseche e quindi ad averne più rispetto. Parimenti cercheremo di curare in maniera precisa anche il discorso della raccolta differenziata con la presenza di contenitore dedicati. Un piccolo laboratorio “del rispetto” per la natura che ci circonda che dal Bosco di Casina ci porta dritti all’interno del Parco nazionale”.