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Il Metodo Spreco Zero di Andrea Segré

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Il Metodo Spreco Zero di Andrea Segré

LIBRI per TUTTE le ORECCHIE
Paesaggi Letterali Settimanali

A tutti noi dispiace sprecare il cibo.

Ogni giorno però ne buttiamo 100 grammi a testa, che diventano 37 chili pro capite e 85 a famiglia ogni anno.

Un valore per ogni nucleo familiare pari a 450 euro, ma anche e soprattutto un costo per smaltire i rifiuti e un peso sull’ambiente sempre meno giustificabile.

È possibile evitare questo inutile sperpero e risparmiare?

Sì, e gli accorgimenti per farlo sono alla portata di tutti.

E’ uscito il 30 aprile 2019 il nuovo libro del prof. Andrea Segré dal titolo Il metodo spreco zero edito da Rizzoli.

272 pagine piene di informazioni e consigli.

Questo libro – spiega Massimo Cirri, autore e voce storica di Caterpillar su Radio2 – offre uno sguardo nuovo sulle cose che mangiamo e quello che ci sta dentro: relazioni, valori sociali, energia, acqua, soldi, fame e diete, troppo e troppo poco“.

Il testo infatti – frutto di anni di ricerca dell’autore, massimo esperto italiano sull’argomento – parte dalla compilazione di un diario dello spreco, in cui registrare gli alimenti buttati ogni giorno per ogni pasto, per capire i nostri errori, liberarci dalle cattive abitudini e iniziare la nostra rivoluzione alimentare.

In pochi passaggi impareremo a fare la spesa in modo intelligente e mirato, senza rincorrere facili e ingannevoli promesse del marketing.

Impareremo a conoscere a fondo il nostro frigorifero, organizzandolo al meglio per la conservazione dei cibi.

A leggere le scadenze riportate sulle confezioni e a usare gli imballaggi in modo utile.

A fare soprattutto l’orto in casa evitando del tutto gli avanzi e dando agli ingredienti considerati scarti una nuova vita attraverso ricette magiche.

Perché non sprecare cibo può cambiarci la vita e salvare davvero il nostro pianeta.
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Andrea Segrè, professore universitario eclettico, è ideatore e promotore di tante iniziative visionarie come Last Minute Market, la campagna europea Spreco Zero e del più grande Parco tematico agro alimentare al mondo, Fico a Bologna.

Sin dalle prime ricerche accademiche con Spreco Zero il prof. Segré prospettava un orizzonte da vedere, una meta da raggiungere, uno stimolo concreto per ridurre progressivamente e con azioni precise il consumo di risorse limitate e le emissioni illimitate nell’ambiente legate alle attività di produzione, trasformazione, distribuzione, consumo.

Nel giro di qualche anno quell’obiettivo è diventato una campagna europea per sensibilizzare l’opinione pubblica, e poi una Carta Spreco Zero ovvero un manifesto per i sindaci delle metropoli e di centinaia di Comuni italiani, quindi ha dato vita anche all’associazione di enti pubblici sprecozero.net.

Zero Spreco un metodo semplice ma rivoluzionario per mangiare meglio, salvaguardare l’ambiente e risparmiare.

Una visione di economia circolare che diventa tangibile e si proietta nelle nostre case, per scandire un quotidiano di sostenibilità al passo con il futuro del pianeta, ma anche attento alle esigenze dell’economia familiare.

Una vera e propria full immersion nella prevenzione degli sprechi e dei rifiuti.
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Ho amato molto le pagine dedicate alla giornata del sabato.

Un intero capitolo che si focalizza sull’orto delle meraviglie, quello che ciascuno di noi può e deve sognare di organizzare sul balcone o in terrazza, per progettare il cibo buono e salutare da mettere in tavola.

È sorprendente – spiega afferma il prof. Segrè – come talvolta basti ribaltare la prospettiva per trovare le soluzioni migliori per risolvere un problema: l’importante è riconoscere che lo spreco alimentare rappresenta effettivamente un problema. Non solo etico – buttare nella spazzatura del cibo commestibile è peccato – ma anche economico e ambientale: smaltire i rifiuti infatti costa e inquina. Per non sprecare, oltre a rendersene conto e a fare il contrario nel nostro comportamento abituale, sono necessari altri passaggi fondamentali che non solo fanno risparmiare un sacco di soldi, ma evitano anche l’accumulo di rifiuti generando meno inquinamento“.

Andrea Segrè è professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna dal 2000.

Studia e applica i fondamenti dell’ecologia economica, circolare e sostenibile da circa venti anni ed ha ricevuto numerosi riconoscimenti fra i quali il Premio Artusi 2012.

Il libro ci insegna innanzitutto che coniugare la solidarietà sociale con la sostenibilità ambientale ed economica – producendo meno rifiuti e riducendo i costi dello smaltimento – è possibile grazie a un sistema efficiente nell’uso delle risorse naturali ed economiche e rispettoso delle risorse umane.

Un modello nel quale vincono tutti, donatore e donatario insieme all’ambiente.
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RUBRICA A CURA DI ROBERTO FIORINI