Home Attualità Infezioni da superbatteri negli ospedali: il consigliere regionale Marchetti chiede spiegazioni a Rossi

Infezioni da superbatteri negli ospedali: il consigliere regionale Marchetti chiede spiegazioni a Rossi

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Infezioni da superbatteri negli ospedali: il consigliere regionale Marchetti chiede spiegazioni a Rossi
Maurzio Marchetti

«Dall’Area vasta Nord Ovest della Toscana a fine maggio è emerso un dato allarmante sui contagi da superbetteri con presenza di enzima Ndm. A stretto giro una circolare ministeriale allerta tutta Italia del pericolo contagio che il 6 giugno scorso l’Istituto superiore di sanità definisce “alto” quanto a “diffusione tra le strutture sanitarie europee”, dato che “la presenza di un focolaio in una zona altamente turistica come la Toscana porta a un elevato rischio di trasmissione transfrontaliera” e specificando che “vista l’endemia di Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi in corso in Italia, il rischio di diffusione di NDM-producing CRE viene considerato alto (e moderato per gli altri Paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo)”.

In questo scenario la Regione Toscana non solo non risponde a una mia interrogazione con cui avevo sollevato il problema delle infezioni nosocomiali in Asl Nord Ovest il 4 aprile 2019, ma adotta linee di indirizzo specifiche solo il 26 luglio scorso con decreto dirigenziale. Il tutto sotto un’impassibilità e un silenzio che ritengo inaccettabili. Per questo chiedo al governatore Rossi di riferire in aula al prossimo consiglio nell’ambito di un question time che ho appena depositato».

Ad annunciare l’iniziativa di portare in aula la giunta regionale sul caso contagi da superbatteri in ambiente ospedaliero è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che sulle infezioni nosocomiali aveva da mesi posto attenzione già in tempi antecedenti l’allarme ministeriale.

«Ora mi spiego il perché della mancata risposta alla mia interrogazione in cui il 4 aprile scorso, a partire dagli eventi di contagio segnalati presso il Nuovo ospedale della Apuane a Massa, chiedevo che mi venisse dato conto di tutte le segnalazioni di focolai nei vari ospedali della Toscana. C’era un problema e a quanto pare lo si voleva sottacere.

Quando oggi sui quotidiani ho letto della diffusione in Asl Nord Ovest dell’enzima New Delhi metallo beta lactamase, Ndm, ho ripreso le fila della questione – ricapitola Marchetti – e sono risalito alla circolare con cui il Ministero segnala a tutte le Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano il caso toscano chiedendo a tutti gli assessorati alla sanità di alzare la guardia. La Regione, però, non solo ha taciuto ma ha anche lasciato passare due mesi prima di emanare linee di indirizzo di prevenzione e contrasto. E io a questa nebbia sulla salute delle persone non ci sto e adesso chiamo Rossi in aula».

Anche perché, come sottolinea l’Iss, il rischio diffusione è non solo nazionale ma anche transfrontaliero: «La Toscana non doveva tacere su un evento di questa portata». Dunque ecco l’atto con cui – rimesse in fila le date e i pronunciamenti ufficiali tra dati, atti, circolari e valutazioni di rischio – Marchetti bolla come «inaccettabile» il silenzio regionale e chiede alla giunta toscana di chiarire in aula «quale sia, allo stato, la diffusione effettiva delle batteriemie Enterobacteriaceae resistenti ai carbapenemi produttrici di metallo-beta-lattamasi New Delhi negli ospedali della Toscana, presso quanti e quali ospedali siano emersi contagi del tipo in oggetto, il numero dei quanti pazienti oggetto di contagio e se, tra i contagiati, si siano eventualmente verificati esiti infausti destanti sospetto di nesso causale». Infine Marchetti chiede «i motivi per i quali la Giunta regionale non abbia informato la popolazione di un accadimento che desta allarme in tutta Italia con rischio considerato «moderato» anche nei paesi Ue e dello spazio economico correlato».