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La MUSICA che gira intorno

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La MUSICA che gira intorno

RECENSIONE A CURA DI ROBERTO FIORINI

LA MUSICA CHE GIRA INTORNO

Bohemian Rhapsody
Che cosa è la musica?
Sull’argomento sono stati scritti libri, trattati, enciclopedie.

queen_1La musica ha un grande potere: ti riporta indietro nel momento stesso in cui ti porta avanti, così che provi, contemporaneamente, nostalgia e speranza” scrive Nick Hornby.

E chi non ricorda Alta Fedeltà, il bellissimo film del 2000 di Stephen Frears tratta appunto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby?

Rob Gordon è il proprietario del Championship Vinyl, un negozio di dischi nella periferia di Chicago.

I suoi due dipendenti, Barry e Dick, interpretati da Todd Louiso e un grande Jack Black, più che lavorare passano il loro tempo nel negozio, anche se lui ha fiaccamente tentato di licenziarli.

Con loro ha l’abitudine di stilare classifiche “Top Five” su qualunque argomento.

I tre, eccentrici per motivi differenti, sono accomunati da una conoscenza enciclopedica della musica rock e pop.

Rob si interroga ed analizza ironicamente le sue storie d’amore, cercando di capire che cosa abbia sbagliato e che cosa lo abbia portato a soffrire, in una sorta di terapia.

In questa sua ricerca incontra tutte le proprie ex fidanzate, che gli rivelano luci e ombre del suo carattere, e anche i limiti, come la sua cronica ma caparbia decisione di non cambiare mai.

La tappa finale del viaggio è Laura, la dolce fidanzata che è stata la sua ultima ragazza, causa del suo percorso di ricerca, che si rivela lucida ed affettuosa.

Senza la musica per decorarlo, il tempo sarebbe solo una noiosa sequela di scadenze produttive e di date in cui pagare le bollette” afferma Frank Zappa.

Inizia oggi una nuova rubrica di Arezzoweb.it.

All’interno de La Musica che gira intorno racconteremo ogni settimana le canzoni che hanno fatto la storia della musica.

Quei brani dove, come ricorda Hermenn Hesse, “La musica è basata sull’armonia tra Cielo e Terra, la coincidenza tra il disordine e la chiarezza”.

E non possiamo che iniziare con i Queen e la bellissima Bohemian Rhapsody, pubblicata il 31 ottobre 1975 come primo estratto dal quarto album in studio dal titolo A Night at the Opera.

Ascoltiamola innanzitutto nel video tratto dal live tenutosi al Forum di Montréal il 24 novembre 1981 recentemente trasmesso in prima serata su RAI2:

Freddie Mercury scrisse la maggior parte della canzone nella sua casa situata a Kensington, nella zona ovest di Londra, nei primi mesi del 1975.

Le registrazioni del brano iniziarono il 24 agosto 1975 presso il Rickfield Studio 1 in Galles, dopo tre settimane di prova a Herefordshire.

Le registrazioni proseguirono ininterrottamente per sei settimane.

Un brano curato nei minimi dettagli.

In alcune parti le voci dei Queen furono registrate piu’ volte, per un totale di circa 180 sovraincisioni.

Il testo di Bohemian Rhapsody è stato interamente scritto da Freddie Mercury e contiene numerosi riferimenti religiosi.

Secondo la critica del tempo, si trattava di un pasticcio ideologicamente irricevibile e musicalmente inascoltabile.

Un brano articolato in sezioni, con una ballata, un inserto operistico e un’esplosione di chitarre rock.
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Bohemian Rhapsody ha superato 1,6 miliardi di ascolti a livello globale in Rete, conquistando un nuovo record e scalzando dalla vetta Smells Like Teen Spirit dei Nirvana e Sweet Child O’Mine dei Guns ‘N Roses.

E’ il brano del ventesimo secolo più ascoltato al mondo in Rete (Spotify, Apple Music, Deezer e YouTube) e probabilmente in assoluto.

Allo streaming bisogna aggiungere i milioni di copie vendute.

E dire – come ha raccontato il pluripremiato film con Rami Malek  – che la canzone non era nata sotto i migliori auspici.

L’etichetta discografica rimase di sasso quando la band impose che il singolo per lanciare A Night At The Opera (uno dei dischi più costosi del periodo) durasse sei minuti: nessuno l’avrebbe trasmesso in radio. Freddie non era d’accordo.

Fece arrivare, in segretezza, Bohemian Rhapsody all’amico dj Kenny Everett e lo convinse a passarlo quasi ininterrottamente sulla popolare Capital FM per 48 ore.

L’esperimento funzionò.

La canzone conquistò gli ascoltatori e Bohemian Rhapsody fu il primo singolo dei Queen ad entrare nella classifica USA e restò al primo posto della classifica del Regno Unito per nove settimane.

Nel 2000 è stato eletta «canzone del secolo» nel Regno Unito, dove è il terzo singolo più venduto di sempre e il secondo più trasmesso nella storia della radiofonia britannica.

In un recente intervista il chitarrista Brian May ha affermato che “Freddie era una persona molto complessa. Irriverente e divertente in superficie, ma con un’anima che arrivava a strane profondità. Della sua infanzia non ha mai parlato molto, ma c’è molto di se stesso e delle sue origini in questa canzone. Non credo sapremo mai quale sia il significato di Bohemian Rhapsody, ma anche se lo sapessi non lo direi”.
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Sta di fatto che Bohemian Rapsody rappresenta i Queen al 100%.

Eccentrici ed eclettici.

Non si tratta di una canzone rock ma qualcosa di piú.