Home In Evidenza “La Musica che gira intorno, alla scoperta degli Oasis

“La Musica che gira intorno, alla scoperta degli Oasis

0
“La Musica che gira intorno, alla scoperta degli Oasis

Al di fuori dell’Inghilterra è una delle canzoni per le quali siamo famosi, la cosa mi infastidisce molto. Perchè non è una fottuta canzone rock’n’roll. E’ piuttosto una dichiarazione di vulnerabilità. Quando le persone vengono a dirmi che è una delle più belle canzoni mai scritte, penso, cazzo, hai sentito Live Forever?”.

Ad oggi ha venduto oltre 1.26 milioni di copie nel solo Regno Unito.

Si è posizionata al numero 2 nelle UK Singles Chart dopo la canzone di Robson and Jerome intitolata I Believe.

Ed ha raggiunto la Top 10 della Billboard Top 100 in Usa posizionandosi al numero 8.

Sesto appuntamento con La Musica che gira intorno la nuova rubrica di Arezzoweb dedicata interamente alla musica.

Oggi decido di parlare di Wonderwall, una delle canzoni più celebri della band inglese Oasis, estratta come terzo singolo da (What’s the Story) Morning Glory?, album del 1995.
Wonderwall

Scritto da Noel Gallagher, è uno dei brani che hanno consacrato il gruppo come leader del movimento Britpop e come una delle più influenti band del palcoscenico europeo.

Ascoltiamo innanzitutto nella versione originale da 267 milioni di visualizzazioni:

https://www.youtube.com/watch?v=bx1Bh8ZvH84

Nel 2010, in una delle interviste sui brani più celebri degli Oasis, rilasciate in occasione dell’uscita della raccolta Time Flies 1994-2009, Noel Gallagher spiegò che l’ispirazione per il titolo del brano venne dall’album Wonderwall Music di George Harrison e che il titolo iniziale del brano era Wishing Stone.

Il musicista ha rievocato la genesi del brano anche in un’intervista del 2015 in Scozia.

“Non so da dove provengano gli accordi e ricordo la cosa di Harrison. Ricordo che “you’re my wishing stone” non suonava bene. Dove abitavo avevo un poster di Wonderwall. E così pensai: “You’re my wonderwall. Porca troia! Suona fantastico. Nessuno saprà cosa significhi”.

Secondo Noel, il cantautore americano Ryan Adams, che ne ha registrato una versione acustica su un suo Ep del 2004, ha fatto con Wonderwall un lavoro migliore degli stessi Oasis.

Qualcuno mi aveva comprato un aggeggino che si applica alla chitarra che si chiama capotasto, una cosina che metti sui tasti per poter spostare la voce su tonalità più alte. Io non ne avevo mai sentito parlare per un cazzo! Per quanto oggi possa sembrare strano, visto che tutte le mie canzoni prevedono un capotasto, non ne avevo mai sentito parlare. Qualcuno me l’ha procurato. Ricordo che mentre strimpellavo pensavo: È piuttosto originale, no? Forse è la prima cosa originale che abbia mai fatto, no?” ha ricordato Noel in un’altra intervista.

Lars Ulrich (Metallica), The Edge (U2) e Alex James (Blur) hanno tutti dichiarato che ‘Wonderwall’ è una delle canzoni che avrebbero voluto scrivere.
Wonderwall_1

Il videoclip, tra i più rappresentativi degli anni novanta, è in bianco e nero e ha un’ambientazione dai connotati circensi.

Il video inizia proprio con un clown che inserisce un LP degli Oasis in un antico giradischi. Partita la musica, arriva Noel Gallagher, spalle alla telecamera, che suona la chitarra acustica seduto su uno sgabello.

Poco dopo compaiono gli altri membri del gruppo, fra cui Liam, circondati da giocolieri e violinisti.

Il video è ambientato in un enorme sgabuzzino, dove la band, oltre che a suonare il brano, è impegnata in altre attività.

La casa discografica della band aveva rifiutato categoricamente la prima versione del video, la quale non prevedeva nessun gioco di luce né altri effetti visivi.

Solo dopo l’introduzione di questi ultimi il video ha avuto il benestare

Il videoclip è stato premiato ai Brit Awards del 1996 come British Video of the Year.

Nonostante si tratti di uno dei pezzi più iconici del gruppo e del Britpop in generale, il reale significato del brano appare ancora avvolto dal mistero.

Probabilmente la canzone fu scritta da Noel per la sua fidanzata di allora, poi moglie e infine ex-moglie Meg Mathews; avrebbe dovuto essere lui stesso a cantarla ma il fratello Liam, voce principale del gruppo, si oppose e lasciò al fratello l’esecuzione di un altro grande successo, Don’t look back in anger.

In ogni caso si tratta di una dedica, una canzone che parla di un sentimento forte per qualcuno, che sia una donna, un amico, un fratello.

E tutte le strade che dobbiamo percorrere sono tortuose E tutte le luci che ci guidano sono accecanti Ci sono tante cose che mi Piacerebbe dirti Ma non so come Forse perché Sarai colei che mi salverà E dopotutto Tu sei il mio muro delle meraviglie”.

RUBRICA A CURA DI ROBERTO FIORINI