Home Arezzo New Delhi, nessun allarme nella Sud Est. Il direttore generale: “Incontri con operatori, sindaci e strutture convenzionate per sensibilizzare sul tema”

New Delhi, nessun allarme nella Sud Est. Il direttore generale: “Incontri con operatori, sindaci e strutture convenzionate per sensibilizzare sul tema”

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New Delhi, nessun allarme nella Sud Est. Il direttore generale: “Incontri con operatori, sindaci e strutture convenzionate  per sensibilizzare sul tema”
Il batterio che sta spaventando la Toscana :New Delhi, la Regione fa chiarezza su infetti e deceduti

Resta alta l’attenzione della Sud Est sulla vicenda New Delhi anche se nell’intera Asl si registra quasi il 100% dei risultati negativi. La questione centrale, sottolinea l’Azienda, non è il batterio nello specifico ma le infezioni in senso generale, tema a cui, tra l’altro, è collegata, in certi casi, l’antibiotico-resistenza.

Si tratta di situazioni che richiedono grande attenzione, professionalità e accorgimenti sia tra i cittadini che tra gli operatori sanitari. Il lavaggio delle mani è l’arma più importante ed efficace contro le infezioni, una buona pratica spesso sottovalutata ma sistema principale di prevenzione.

In merito al New Delhi, la Sud Est ha adottato una procedura aziendale ad hoc dedicata alla diagnosi, la sorveglianza e il controllo di eventuali infezioni. Inoltre dal 15 settembre la Regione Toscana ha predisposto lo screening per tutti coloro che entrano in ospedale per un ricovero.

Nessun allarmismo, dunque, ma la soglia di attenzione non può scendere da parte di nessuno se si considera che l’Italia risulta essere, in ambito europeo, uno dei Paesi con il più elevato consumo di antibiotici e con preoccupanti livelli di resistenza, fenomeno che è andato aumentando in dieci anni dal 15% al 35%. Si stima, addirittura, che nel 2050 le infezioni da batteri resistenti potrebbero causare nel mondo un numero di decessi superiore al tumore, al diabete o a incidenti stradali

“Stiamo lavorando con la massima attenzione per sensibilizzare operatori e comunità sulle buone norme per la prevenzione ed il contenimento delle infezioni, su cui la Regione Toscana sta già operando da qualche anno – dichiara il direttore generale Antonio D’Urso – E’ importante sapere che ci sono soggetti colonizzati che non sanno di esserlo e che comunque sono da considerarsi a tutti gli effetti persone sane. Nel caso in cui però, queste stesse persone abbiano delle malattie che compromettono il sistema immunitario, è possibile lo sviluppo di infezioni resistenti ai trattamenti con i farmaci. Chiediamo quindi la massima collaborazione di tutti per trasformare questa circostanza in un’opportunità per rafforzare la consapevolezza delle buone pratiche in sanità”.

La Sud Est sta organizzando incontri con i sindaci, gli operatori, le strutture convenzionate (Case di cura, RSA, ecc) e con i cittadini, per dare tutte le informazioni necessarie nella prevenzione delle infezioni, compreso il New Delhi.