L’indagine, condotta dai Pubblici Ministeri dell’area ambiente Angela Masiello e Laura Taddei, ha avuto inizio oltre un anno fa, si e’ sviluppata in tutto il territorio provinciale coinvolgendo i principali impianti adibiti alla ricezione dei rifiuti ferrosi, delle batterie esauste e dei rottami di rame e ottone.
Una quarantina di soggetti coinvolti, sia italiani che stranieri avevano messo in piedi un vero e proprio sistema dedito alla gestione illecita di rifiuti speciali con conseguenti profitti illeciti che fuoruscivano dall’alveo di ogni tracciabilita sia ambientale che fiscale.

I primi a subire le conseguenze dell’indagine sono stati gli impianti di raccolta che si alimentavano attraverso soggetti mai autorizzati alla raccolta e al trasporto dei rifiuti e adesso e’ toccato ai conferitori che nei giorni scorsi hanno subito il sequestro preventivo dei loro veicoli disposto da GIP Piergiorgio Ponticelli.
E’ senz’altro la più vasta e complessa operazione contro il traffico illecito di rifiuti condotta dai Carabinieri Forestali della Provincia di Arezzo.