Home Arezzo Primo semestre del 2019 export salito del 23%. Il report della Camera di commercio. Operativo bando per sostenere la partecipazione delle imprese alle Fiere estere

Primo semestre del 2019 export salito del 23%. Il report della Camera di commercio. Operativo bando per sostenere la partecipazione delle imprese alle Fiere estere

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Primo semestre del 2019 export salito del 23%. Il report della Camera di commercio. Operativo bando per sostenere la partecipazione delle imprese alle Fiere estere

Camera di Commercio ha predisposto un bando, operativo dal 1 ottobre 2019, per sostenere la partecipazione delle imprese a manifestazioni fieristiche internazionali intra comunitarie (Italia esclusa) ed extracomunitarie, presenti nel calendario ICE.
Il contributo, che non potrà superare l’ammontare massimo di € 1.000,00, è destinato a coprire parte delle spese sostenute dalle imprese per la partecipazione alle fiere come ad esempio il trasferimento del campionario, la locazione e l’allestimento dello spazio espositivo, la pubblicità.

Non sono ammesse a contributo le partecipazioni a workshop, educational tour, congressi, seminari ed altre iniziative che non rientrano nella definizione di manifestazione fieristica.
Le domande dovranno essere presentate, via PEC; a partire dal 1 ottobre 2019 ed entro e non oltre il 31/12/2019. I contributi saranno concessi fino all’esaurimento dell’apposito fondo previsto nel bilancio camerale ed in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Prenderà inoltre il via domani per concludersi il 7 ottobre a Miami Beach l’edizione 2019 di JIS -Jewelers International Showcase , manifestazione fieristica di riferimento per il mercato della gioielleria del Nord e Centro America .ICE ha organizzato con la collaborazione della Camera di Commercio la presenza alla fiera della Florida delle aziende aretine e senesi. Sempre con il coordinamento dell’Ente camerale è in calendario una collettiva al VOD di Dubai che si terrà dal 13 al 16 novembre 2019. Inoltre sono in programma, per il mese di dicembre, specifici incontri presso le sedi di Arezzo e Siena con alcuni esperti ICE.
Prosegue quindi l’impegno della Camera di Commercio per rafforzare la già rilevante crescita dell’internazionalizzazione delle imprese aretine.
Una crescita del valore dell’export che, per le nostre aziende, risulta superiore nel primo semestre dell’anno, sia al dato regionale (+17,9) sia a quello nazionale (+2,7%).

Nel primo semestre 2019 il valore delle esportazioni della provincia di Arezzo è infatti cresciuto complessivamente di circa 755 milioni di euro (+23,2%) rispetto allo stesso periodo del 2018, attestandosi a 4,015 miliardi di euro. Il saldo commerciale presenta un avanzo di 1,317 miliardi di euro.

Le prospettive restano comunque molto incerte soprattutto per la debolezza del commercio internazionale e l’incertezza legata all’adozione di politiche protezionistiche.
Sul versante dei dazi in particolare suscita preoccupazione la decisione che l’organismo per la soluzione delle dispute del World Trade Organization ha assunto. Infatti il WTO ha riconosciuto a Washington la possibilità di imporre tariffe su 7,5 miliardi di dollari di export europeo, come sanzione per i presunti sussidi ricevuti negli anni da Airbus. Si tratta di dazi che non interesseranno, salvo sorprese, il settore della gioielleria ma che invece interesseranno il nostro agroalimentare.
E, ad agitare ulteriormente lo scenario internazionale, non dobbiamo dimenticare la Brexit: in questo mese sapremo se avremo una Hard Brexit, una uscita condivisa con UE o un ulteriore rinvio.
Per informare le aziende aretine sulle conseguenze della Brexit come Camera di Commercio, assieme alla Agenzia delle Dogane e dei Monopoli abbiamo organizzato per il prossimo 9 ottobre, alla Borsa Merci, uno specifico incontro.

Le principali voci dell’export aretino
I metalli preziosi rappresentano la voce più rilevante dell’export provinciale e arrivano a sfiorare nei primi sei mesi del 2019 quota 1,6 miliardi di euro, in forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2018 (+46,2%).
La gioielleria ed oreficeria, seconda voce dell’export aretino, chiude il primo semestre con un aumento dell’11,4%, attestandosi a circa 1,052 miliardi di euro.
Il prezzo dell’oro in questo semestre, sulla base delle quotazioni giornaliere pubblicate dal World Gold Council, ha presentato un incremento del 6,1% nelle quotazioni in euro, contribuendo quindi ad aumentare in tal modo l’export orafo in valore: una parte della crescita evidenziata sia per i metalli preziosi che per l’oreficeria può quindi essere dovuta
ad un mero aumento dei prezzi della materia prima, che però, visti i livelli degli incrementi, si unisce comunque ad una effettiva crescita delle vendite.

Esportazioni provincia di Arezzo – I semestre (valori espressi in euro)

Il confronto con gli altri due distretti orafi nazionali mostra che il polo di Arezzo ha ottenuto risultati migliori rispetto agli altri due: Vicenza infatti è in crescita ma solo del 3,4%, mentre Alessandria si avvicina al risultato aretino ma con un punto percentuale in meno di crescita (10,1%). A livello nazionale il comparto della gioielleria chiude il semestre con un incremento delle vendite all’estero dell’8,9%.
Analizzando i principali mercati di riferimento dell’export orafo aretino, sono in ripresa gli Emirati Arabi Uniti (+14,8%), Hong Kong (+9,8%) e Stati Uniti (+31,2%). La Turchia risulta in crescita del 3,9% che però, vista la dinamica dei prezzi dell’oro, non dovrebbe rappresentare in realtà un risultato positivo.
Esportazioni CM321 -Gioielleria, bigiotteria e articoli connessi; pietre preziose lavorate – 1° semestre

Il comparto della moda è in crescita del 5,9% attestandosi a più di 414 milioni di euro: il miglioramento interessa praticamente tutti le specializzazioni: abbigliamento (+6%), pelletteria (+5,6%) e calzature (+8,9%), con la sola eccezione del tessile (-4,2%).

Fra gli altri settori crescono quasi tutte le principali categorie merceologiche: apparecchiature elettriche (+30,3%), prodotti chimici (+7,1%), elettronica (+0,4%), prodotti alimentari (+2,7%), bevande (+7,4%), mezzi di trasporto (+29,9%), prodotti in metallo (+13,8) e mobili (+9,3%).
Al contrario sono in flessione:macchinari (-2,4%), prodotti farmaceutici (-11,4%) e carta e prodotti in carta (-12,2%).