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Rebel Rebel di David Bowie

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Rebel Rebel di David Bowie

LA MUSICA CHE GIRA INTORNO

Paesaggi Musicali Settimanali a cura di Roberto Fiorini

 

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Uno dei riff piu’ famosi della storia del Rock.

Rebel Rebel di David Bowie, pubblicato come 45 giri il 15 febbraio 1974 e inserito nell’album Diamond Dogs condensa in pochi versi la velocità, il desiderio di ribellione e il bisogno di dare libero sfogo alla propria individualità tipici dei movimenti giovanili.

Proprio per questo alla sua uscita non dette molte indicazioni sull’oscura e complessa intensità di un album apocalittico come Diamond Dogs che avrebbe visto la luce due mesi più tardi.

Pensata in origine per un musical su Ziggy Stardust previsto per la fine del 1973, Rebel Rebel rappresenta l’addio ufficiale di David Bowie ad un movimento musicale ormai in declino come il glam rock, che lui stesso ha contribuito a lanciare qualche anno prima.

Stilisticamente la canzone evidenzia un debito nei confronti dei Rolling Stones, sia nell’interpretazione vocale di Bowie in puro stile Mick Jagger sia per l’inconfondibile riff di chitarra che segui la struttura tipica degli Stones di metà anni sessanta.

Ascoltiamo innanzitutto il brano nella sua versione originale da oltre 46 milioni di visualizzazioni:

https://www.youtube.com/watch?v=U16Xg_rQZkA

Oltre a quella degli Stones, un’altra influenza può essere individuata nell’artista transessuale Wayne County, che ha partecipato a Pork di Andy Warhol a teatro e che da un paio d’anni fa parte dell’entourage di David Bowie.

L’artista newyorkese ha affermato in una intervista che Bowie trae in parte l’ispirazione per Rebel Rebel dalla sua canzone Queenage Baby, registrata nel gennaio 1974 dalla MainMan del manager Tony Defries e pubblicata solo nel 2006 su Wayne County at the Trucks.

Tra l’altro uno dei versi del brano di County recita “can’t tell whether she’s a boy or a girl”.

Nel gennaio 2016, dopo la morte di David Bowie la canzone ha guadagnato nuova popolarità ed ha nuovamente fatto ingresso nella UK Singles Chart, oltre a raggiungere il 16º posto nella Billboard Hot Rock Songs e il 70º su iTunes l’11 gennaio.[10]

Il 24 luglio 2016, Rebel Rebel è stata eseguita all’Orogel Stadium-Dino Manuzzi di Cesena durante il primo concerto ufficiale del progetto Rockin’1000, formato da 250 chitarristi, 250 cantanti, 250 batteristi e 250 bassisti diretti da Marco Sabiu.

Rebel Rebel viene registrata nel gennaio 1974 agli L. Ludolf Studios di Nederhorst den Berg nei Paesi Bassi e la versione del 45 giri venne mixata nel Regno Unito in maniera leggermente diversa da quella dell’album.

Per il mercato americano viene effettuata un’incisione alternativa ad aprile, più veloce e più breve dell’originale, nella quale Bowie suona chitarra, basso e batteria e in cui la sonorità garage dell’incisione più conosciuta lascia il posto a effetti phaser, vigorose percussioni e voci d’accompagnamento aggiuntive.

Anche se viene ritirata dopo una settimana e sostituita da quella originale, è questa la versione utilizzata come base di partenza per ogni successiva esecuzione dal vivo.

Rebel Rebel di David Bowie
Rebel Rebel di David Bowie

Diamonds Dogs del quale Rebel Rebel fa parte come sesta traccia, è un vero e proprio concept album.

David Bowie narra di un mondo dove i cani diamante controllano il mondo seminando terrore e morte.

L’album è ispirato al romanzo di Orwell1984”.

La trama del romanzo si intreccia ad una visione futuristica apocalittica in cui il personaggio principale questa volta è un gatto che vive nella città Hunger City.

Il soggetto cambia, ma il modo di narrare la sceneggiatura è ormai quella tipica di Bowie che costruisce un’ambientazione ricca di particolari e personalissima in cui far vivere i suoi personaggi.

Si evince subito dalla copertina di Guy Peelaert che il regista e l’attore principale è lo stesso di Ziggy, ma questa volta il glam viene sostituito da un diffuso senso d’inquietudine. Ciò che cambia è anche la band che lo accompagna, non ci sono più gli spiders from mars ma lo spirito con cui l’artista ci proietta nel suo mondo è lo stesso.

Bowie spiazza la critica attribuendosi, in quest’album per la prima volta, il ruolo di primo chitarrista che era di Mick Ronson.

L’album segna, inoltre, un nuovo e fondamentale tassello nella discografia di Bowie, in quanto lo conduce all’incontro con Tony Visconti, che avrebbe prodotto quasi tutti i suoi lavori futuri.

La critica accoglie l’album in maniera molto disomogenea.

Una parte lo definisce l’ennesimo grande album ma la gran parte accusa Bowie di una volutamente ed esageratamente fastosa e pretenziosa produzione musicale.

Riascoltandola oggi Rebel Rebel è un saggio della potenza espressiva di Bowie che azzecca parole, arrangiamento, melodia, senza una ricerca morbosa di una estetica musicale bensì di carica emotiva fortissima.

Il brano così come tutto l’album è ispirato dalla droga, come egli stesso confiderà dopo qualche anno, e non è paragonabile all’innovazione e allo stato di grazia di Ziggy, ma tuttavia risulta per la sua espressività del tutto eccezionale.

Rebel Rebel non è solo una canzone orecchiabile, è un inno alla libertà individuale che ci spinge ad essere noi stessi

Parole che ci esortano a ragionare con la nostra testa perché andiamo benissimo come siamo e non dobbiamo cambiare per nulla al mondo.

La rivalsa dell’individualità contro l’omologazione.

Non importa se non siamo come la società ci vuole, se desideriamo cose che non si possono comprare, se non seguiamo la moda corrente e ce ne inventiamo una noi, se le nostre opinioni sono controcorrenti.

L’importante è ascoltare la musica che ci rende felici.

Bowie, utilizzando la seconda persona singolare Tu, si rivolge direttamente a noi e ci chiama ribelli.

Ci esorta a fare, ad osare, ad essere ribelli, a rispondere innanzitutto a noi stessi piuttosto che ai canoni della società.

Perché le etichette sono riduttive nel definire il mondo che si nasconde dietro di noi.

David Bowie
David Bowie