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Sultans of Swing dei Dire Straits

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Sultans of Swing dei Dire Straits

LA MUSICA CHE GIRA INTORNO

Paesaggi Musicali Settimanali a cura di Roberto Fiorini

 

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I grandi capolavori della musica rock talvolta hanno spesso alle spalle una bellissima storia.

Chi scrive dei testi così importanti può essere ispirato dalla realtà che ha vissuto, oppure da un singolo evento o leggenda.

Insomma, tanti sono i motivi per cui un vero e proprio capolavoro può nascere.

La storia di Sultans of Swing ne è un esempio.

Si tratta senza dubbio del capolavoro dei Dire Straits , gruppo rock britannico fondato dai due fratelli Knopfler.

Dove ha trovato l’ispirazione Mark Knopfler , l’idea insomma di scrivere un testo così bello e di realizzare una così tanto celebre canzone?

Proviamo a raccontarlo non prima di aver ascoltato il brano nella suo versione originale da oltre 100 milioni di visualizzazioni:

https://www.youtube.com/watch?v=0fAQhSRLQnM

Mark Knopfler nel 1977 deve ancora decidere definitivamente cosa fare da grande, in bilico come è tra il lavoro di critico musicale e quello di chitarrista semi-professionista.

Per il gruppo che sta mettendo su, sceglie un nome esplicito, un nome che da subito l’idea della disastrosa condizione delle loro finanze: Dire Straits: momenti difficili, tempi duri.

Una sera viene invitato da una band abbastanza mediocre a un loro concerto, affinché poi ne scriva una recensione.

Lo spettacolo, entrando nel pub, è desolante.

Il pubblico è composto da 6 persone ubriache e completamente disinteressate della musica.

Il gruppo accorcia il repertorio, tanto di sguardi attenti e di orecchie tese non c’è traccia.

Il disinteresse è pressoché totale ma , alla fine, il cantante ha un colpo di genio.
In perfetto aplomb inglese saluta il pubblico con un serissimo: “Goodnight and thank you, we are the sultans of swing – Signori buonanotte e grazie, noi siamo i sultani dello swing

In quel momento nella testa di Mark Knopfler nasce l’idea della canzone .

Dire Straits

Nottetempo, tornato a casa, butta giù i primi accordi sulla chitarra acustica.

All’inizio mi sembrava una musica abbastanza scialba – ha ricordato Knopfler in una intervista – ma non appena comprai la mia prima Fender Stratocaster nel 1977, la cosa cambiò completamente, anche se il testo rimase lo stesso”.

La musica sembra prendere vita su quella Stratocaster del 1961 che è rimasta la sua chitarra principale per molti anni e praticamente la sola che ho suonato nell’album di esordio.

Gli accordi sembrano trovarsi da soli e inserirsi senza problemi nella melodia.

1.jpgIngegnosi fill e assoli che mescolano virtuosismo e tecnica nel fingerpicking straordinario di Mark Knopfler che riporta al Bluegrass.

Un brano subito apprezzato dalla critica e che raggiunge rapidamente i vertici delle classifiche.

Il singolo è originariamente pubblicato nel maggio 1978, ma all’epoca non riusce a riscuotere molto successo.

 Viene in seguito ridistribuito nel gennaio 1979, entrando nelle classifiche di mezzo mondo. La BBC in un primo momento si rifiuta di trasmettere la canzone a causa del suo morboso contenuto lirico, ma cambia idea appena il brano diviene un successo presso le radio americane.

Da allora la canzone raggiunge l’ottavo posto della Official Singles Chart e il quarto nella BillBoard Hot 100, permettendo all’album di esordio dei Dire Straits di restare in classifica per oltre un anno.

Persino Bob Dylan è fulminato dal sound degli Straits e di lì a pochi mesi ingaggerà Mark Knopfler come produttore del suo album Slow Train Coming .

“Avevo 28 anni quando è uscita Sultans of Swing ha ricordato in una intervista Mark Knopfler – e quando il nostro primo album debuttò con grande successo in tutto il mondo. I nizialmente da questa canzone non ha guadagnato praticamente nulla , sebbene fosse diventata una hit in tutti i paesi. Vivevamo ancora a Deptford e gli accordi con la casa editrice rimasero gli stessi di quando avevamo firmato il contratto, per questo non ci avrebbero dato un soldo prima di 18 mesi “.

Amo scrivere le canzoni più di ogni altra cosa ed è per questo che sono arrivato dove sono adesso”, ha continuato, affermando poi che in realtà gli sarebbe piaciuto avere un insegnante di chitarra e fare lezione con lui una volta a settimana, non avrebbe mai voluto studiare troppa teoria perché preferisce la pratica e l’applicazione immediata di quanto appreso.

Non mi piace mettermi a studiare cose che non mi piacciono – ha spiegato – considerato che ci sono tantissime cose che invece mi interessano ”.

In fondo come canta in Sultan of Swing Mark Knopfler non ha mai avuto particolare interesse per la popolarità, anteponendo al successo la voglia di divertirsi , di fare buona musica e di dedicarsi alla propria passione .

Dire Straits