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Una scala fino al cielo di John Boyne

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Una scala fino al cielo di John Boyne

LIBRI per TUTTE le ORECCHIE

Paesaggi Letterali Settimanali a cura di Roberto Fiorini

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Un protagonista irresistibile.
La storia di un aspirante giovane scrittore che non si fermerà davanti a nulla per avere successo.
I buoni artisti copiano mentre i grandi artisti rubano.
È un motto con il quale Maurice Swift, l’antieroe sociopatico e mesmerico dell’ultimo romanzo di John Boyne, potrebbe vivere la sua vita.
Maurice è appunto un giovane aspirante scrittore che lavora come cameriere d’albergo a Berlino Ovest nel 1988, quando incontra il celebre romanziere tedesco Erich Ackermann. Un uomo gay di 65 anni che “aveva da tempo rinunciato all’idea del romanticismo“, è il nostro narratore per la prima parte del romanzo.
Intossicato dalla “potente miscela di vitalità e sessualità impulsiva“, Erich invita il giovane ad aiutarlo nel tour internazionale del suo libro, durante il quale Maurice apprende da Erich la storia della sua giovinezza nella Germania nazista, il suo amore non corrisposto per un amico e un crimine terribile che Erich ha tenuto segreto per 40 anni.
John Boyne, con una scrittura diretta, narra il rapporto tra Maurice ed Erich con maniacale precisione facendo percepire al lettore le vere intenzioni del giovane Maurice.
Una storia deliziosamente oscura di ambizione, seduzione e furto letterario.

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Maurice pubblicherà spudoratamente un romanzo basato sulla storia di Erich: la sua carriera inizierà mentre quella di Erich volgerà al termine.
Maurice poi si sposerà con Edith ed inizierà ad insegnare all’Università dell’East Anglia mentre sta lavorando al suo secondo romanzo.
Come nella relazione tra Maurice ed Erich, John Boyne narra magnificamente anche la cecità di Edith che non percepirà la crudeltà di Erich, la sua ambizione e il suo essere sempre al centro dell’attenzione.
Un senso di minaccia e tensione sottile ci condurrà alla conclusione del romanzo che chiaramente non racconterò lasciando ai lettori il piacere di addentrarsi in un racconto avvincente ma anche terrificante.
Un po’ come guardare un film dell’orrore e gridare alla ragazza di uscire dalla stanza perché il cattivo si nasconde sotto il suo letto.
Un finale potente, inatteso e profondamente inquietante.
Mi fermo qua militandomi a segnalare che il racconto si sposterà a New York e poi a Londra.
Come nel suo ultimo romanzo, John Boyne riesce a regalare umorismo all’oscurità.
Con Maurice Swift, Boyne ci regala un protagonista indimenticabile, pericoloso e irresistibile in egual misura.
Il risultato è un romanzo ingegnosamente e ben costruito che conferma Boyne come uno degli scrittori più maturi della sua generazione.
John Boyne è nato a Dublino nel 1971 e dopo aver studiato presso il Trinity Coll ha frequentato il corso di Scrittura creativa all’Università dell’East Anglia dove ha vinto il premio Curtis Brown.

l suo romanzo più conosciuto, Il bambino con il pigiama a righe, è stato al primo posto nella New York Times Best Seller ed ha venduto oltre 5 milioni di copie in tutto il mondo.
Dal libro è stato tratto l’omonimo film nel 2008.
Un altro suo romanzo di successo è La casa dei fantasmi , scritto nel 2013 e pubblicato nel 2015 in Italia dall’editore Rizzoli, nella traduzione di Beatrice Masini.
Anche Una scala fino al cielo, questo il titolo del suo nuovo romanzo, è pubblicato in Italia da Rizzoli nella collana Scala stranieri.

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Il Daily Express lo definisce “ il ritratto sinistro di un’ambizione implacabile”.
Si tratto di un salto nelle tenebre di un opportunismo sfrenato, la descrizione della salita inesorabile e nera di un antieroe letale, che nell’agire al di fuori di ogni morale si appropria di tutte le regole della seduzione.
Un bellissimo romanzo da leggere tutto d’un fiato.