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25 novembre, il Palazzo della Provincia illuminato di rosso per dire no alla violenza sulle donne

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25 novembre, il Palazzo della Provincia illuminato di rosso per dire no alla violenza sulle donne
Silvia Chiassai Martini

E’ un messaggio forte e chiaro quello della Presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini, che in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il prossimo 25 novembre, farà illuminare di rosso la sede provinciale.

Silvia Chiassai Martini dichiara :

L’emergenza Covid- 19 non fermerà la coralità nel dire “no” alla violenza contro le donne e contro la mancanza di una cultura che ne è la causa principale, quella ovvero del rispetto della donna in tutte le sue sfere. In seguito alla difficile situazione che stiamo vivendo, in base ai limiti posti dall’ultimo DPCM in materia di misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, la celebrazione del 25 novembre avrà una modalità diversa, ma pur sempre continuando a fare reteintorno ad un tema di grande importanza che consiste nel combattere quotidianamente ogni forma di violenza sulle donne, da quella fisica, psicologica, verbale ed economica.

Non dobbiamo permettere a nessuno di farci maltrattare con violenze che spesso avvengono dentro le mure di casa e davanti ai figli. Le istituzioni devono continuare a diffondere con ogni mezzo possibile un messaggio forte contro la violenza e di vicinanza alle donne, in cui la  presenza di molte Associazioni e di volontari è fondamentale  per dare quelle risposte immediate a chi ha bisogno di aiuto perché sono ancora tante le vittime di una inqualificabile arretratezza culturale.

Una battaglia che deve continuare per abbattere le barriere ideologiche e i luoghi comuni che riguardano il ruolo della donna nella vita quotidiana. La mia storia di semplice cittadina e di madre è un esempio di come le donne siano in grado, nonostante i grandi sacrifici, di conciliare lavoro, famiglia e anche un impegno al servizio della comunità.

Purtroppo questo messaggio non è ancora recepito dalla società, malgrado le numerose affermazioni delle donne in tanti settori professionali o accademici del nostro Paese, perché ancora si fatica ad accettare le donne nei ruoli di guida, soprattutto istituzionali, considerando che in 73 anni di storia della Provincia, sono la prima donna Presidente eletta ad amministrare i nostri territori e sono il primo Sindaco donna nella storia politica di Montevarchi”.

L’Avv. Rossella Angiolini Presidente della Commissione Provinciale Pari Opportunità dichiara :

Non è sufficiente considerare la violenza maschile contro le donne soltanto un reato da punire giuridicamente, ma è importante collocare il fenomeno all’interno di un contesto sociale e culturale lavorando, in primo luogo, sul piano educativo e sulla costruzione di nuovi modelli culturali in modo da smontare determinati stereotipi che sono un retaggio del passato.

L’illuminazione del Palazzo della Provincia ha l’obiettivo di trasmettere il coraggio alle donne di chiedere aiuto e utilizzare gli strumenti a loro disposizione per evitare, o perlomeno arginare, gli episodi di violenza di cui sono vittime”. Il senso è quello di valorizzare e dare risalto al lavoro dei tanti soggetti sensibili al tema che affiancano i servizi pubblici attivi sul territorio e all’altrettanto importante lavoro di promozione della cultura della non violenza –sostiene Laura Seghi Consigliere Provinciale alle Pari Opportunità. – Ricordo che la giornata mondiale contro la violenza sulle donne è stata istituita nel novembre 1999 proprio dalle Nazioni Unite per informare, sensibilizzare l’opinione pubblica che la violenza contro le donne è, in primo luogo,una violazione dei diritti umani ed un grave problema sociale.

“Insieme contro ogni forma di violenza sulle donne”- sostiene con forza la Consigliera di Parità di Arezzo Silvia Russo – “ insieme per spiegare che le buone norme presenti in Italia da sole non cambieranno una cultura sostanzialmente misogina, quella per cui le donne ancora debbono scegliere tra maternità e lavoro. Una vera carriera è poi negata a prescindere, perché presume la scelta tra cura dei figli e un modello maschile completamente dedicato al lavoro. Rivendichiamo la libertà di non subire la violenza di una separazione innaturale: mettere insieme tempi di vita e tempi di lavoro si può e si deve, così come produttività e maternità è possibile, investendo risorse e, in questo momento di crisi, ritrovare il passo giusto per ricostruire il lavoro.”

L’obiettivo comune deve essere la sensibilizzazione, per questo la Provincia promuove ogni anno, la pubblicizzazione di una locandina e una brochure con la raccolta di tutte le iniziative organizzate da Comuni, Istituzioni pubbliche, private e Associazioni per ricordare questo appuntamento, che si realizzano in diversi luoghi del nostro territorio durante il mese di novembre e che hanno come unico filo conduttore il tema della violenza sulle donne, delle discriminazioni di genere, del femminicidio.”

Infine nei 5 sportelli di Ascolto Donna, dislocati nella Provincia è in corso l’ attivazione di un numero telefonico unico, per offrire un servizio di accoglienza e informazione su tante tematiche che vanno da quelle di carattere legale quali separazioni, affidamenti, a quelle più psicologiche legate a situazioni di disagio; il telefono, svolgerà una sorta di segreteria telefonica attiva per tutta la provincia di Arezzo dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 . Inoltre, è possibile avere informazioni su la promozione dei servizi e della cultura contro ogni forma di violenza, nel sito dell’Ente e in quello delle Pari Opportunità www.didonne.it.