Home Cronaca Arrestato in A1 dalla Polizia di Stato un extracomunitario con 3,7 kg di cocaina

Arrestato in A1 dalla Polizia di Stato un extracomunitario con 3,7 kg di cocaina

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Arrestato in A1 dalla Polizia di Stato un extracomunitario con 3,7 kg di cocaina

La Polizia Stradale di Arezzo ha arrestato un cittadino marocchino residente in Italia per detenzione e trasporto ai fini di spaccio di 3,7 kg di cocaina. Nello specifico, una pattuglia della Sottosezione di Battifolle venerdì scorso, verso mezzogiorno, ha intercettato in A/1 tra i caselli di Valdarno e Arezzo in direzione sud, un motociclo con due persone a bordo.

Il passeggero indossava un voluminoso zaino e ciò ha insospettito i due poliziotti che decidevano di procedere ad un accurato controllo. La pattuglia si affiancava al veicolo e intimava ai motociclisti di fermarsi all’interno dell’area di parcheggio Laterina sita al km 350 sud della A/1.

Durante le fasi dell’ispezione il passeggero, che nel frattempo aveva posato lo zaino, si dava improvvisamente alla fuga scavalcando la rete di recinzione della autostrada. La pattuglia bloccava il conducente ponendolo in sicurezza e diramava le ricerche del fuggitivo alla Sala Operativa ed alle altre forze di Polizia.

Nel controllare lo zaino rinveniva, occultati all’interno di una scatola da scarpe, tre panetti rivestiti di nastro adesivo marrone del peso di circa un chilogrammo cadauno ed un quarto panetto, più piccolo degli altri, rivestito di pellicola trasparente tutti contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina (come poi accertato tramite narcotest) per un peso lordo totale di kg 3,780.

Con l’ausilio del Reparto Volo della Polizia di Stato di Firenze, che faceva immediatamente alzare in volo un elicottero, proseguivano le ricerche del fuggitivo che però riusciva a far perdere le proprie tracce. Il marocchino fermato, E.H.L. di anni 43, con pregiudizi di polizia e regolare sul territorio nazionale, veniva associato al carcere di Sollicciano, mentre il motoveicolo e la droga, che sul mercato avrebbe fruttato ai malviventi circa 400.000 euro, venivano posti sotto sequestro.