Home Arezzo Il Covid spazza via il lavoro: il 24 giugno mobilitazione nazionale dei lavoratori di pulizie e mense scolastiche. Iniziativa unitaria di sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil

Il Covid spazza via il lavoro: il 24 giugno mobilitazione nazionale dei lavoratori di pulizie e mense scolastiche. Iniziativa unitaria di sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil

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Il Covid spazza via il lavoro: il 24 giugno mobilitazione nazionale dei lavoratori di pulizie e mense scolastiche. Iniziativa unitaria  di sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil

Il Covid ha creato e crea problemi a molti lavoratori. Ad alcuni più di altri, come quelli delle mense e delle pulizie scolastiche e aziendali. I sindacati di categoria hanno quindi deciso, per il 24 giugno, una giornata di mobilitazione nazionale della categoria.

Nella provincia di Arezzo i lavoratori nelle mense scolastiche sono oltre 500 ai quali si aggiungono alcune decine di lavoratrici che non sono state riassorbite dallo Stato in occasione della reinternalizzazione dei servizi di pulizia avvenuta a fine febbraio oltre a quelle in appalto nelle scuole materne e nidi.

“Le loro condizioni sono il massimo dell’incertezza – commenta Claudio Bianconi, Segretario provinciale della Filcams Cgil. Ci sono quelli che hanno concluso il periodo di Fondo integrazione salariale legato all’emergenza Covid e noi abbiamo chiesto il passaggio al FIS ordinario. Molte aziende non ci hanno nemmeno risposto. Ci sono poi addetti che   non vedono un soldo da tre mesi: l’Inps paga con i suoi tempi e l’azienda non anticipa l’assegno. Chi lavora nelle scuole, vedrà chiudersi il suo contratto con la fine dell’anno scolastico per riprendere con l’inizio del prossimo, rimanendo per questi mesi senza retribuzione, senza ammortizzatori e senza possibilità di ricercare una nuova temporanea occupazione, resa impossibile dagli effetti della crisi in atto”.

I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, insieme alle confederazioni, hanno chiesto a livello nazionale che la copertura degli ammortizzatori sociali il Covid arrivi ad almeno 27 settimane.

Ritengono poi necessario avere certezze rispetto alla ripresa a settembre dell’anno scolastico 2020/2021 e quindi che il servizio di mensa scolastica riprenda contestualmente alla didattica, dato il ruolo fondamentale riconosciuto alla mensa quale parte integrante dell’offerta formativa. Si tratta di un presidio per garantire la salute e fonte di nutrimento per bambini e ragazzi a supporto anche di famiglie vulnerabili.