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“L’acqua del Sindaco arriva nelle scuole” consegnate 160 borracce alle classi prime elementari.

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“L’acqua del Sindaco arriva nelle scuole” consegnate 160 borracce alle classi prime elementari.

Le borracce sono state consegnate questa mattina dal Sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi e dall’assessore all’istruzione Nadia Garuglieri al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Marconi, Emilia Minichini, all’insegnante coordinatrice della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Masaccio, Lucia Pasquini, e alla Coordinatrice Scuola Suore Agostiniane, Cristina Franzini.

L’iniziativa fa parte di una serie di misure che l’Amministrazione comunale promuove per la riduzione della plastica. Per avere benefici sulla tutela dell’ambiente, consentendo di limitare l’uso della plastica, e avviando un processo di educazione dei cittadini sul non utilizzo di materiali nocivi per l’ecosistema.

Quest’anno i contenitori, riconoscibili dallo stemma del Comune di SGV collocato accanto a quello di Publiacqua, nel rispetto delle misure di contrasto alla diffusione del Covid, non verranno recapitate direttamente dal Sindaco agli alunni, ma verranno distribuite dal personale scolastico. Insieme alle borracce sarà consegnata una lettera del Sindaco per spiegare il significato dell’iniziativa con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente.

“Il progetto “L’acqua del Sindaco arriva nelle scuole” riguarda temi che appartengono a tutti noi e al nostro futuro:

la tutela dell’ambiente, l’acqua, i cambiamenti climatici e i materiali che usiamo – dichiara il Sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi – Questa iniziativa, che organizziamo per il secondo anno consecutivo e che, nonostante la straordinarietà e le difficoltà del periodo attuale abbiamo ritenuto necessario continuare a portarla avanti, dimostra, ancora una volta, la rilevanza che questa Amministrazione comunale intende dare ad ogni azione di sensibilizzazione volta alla tutela dell’ambiente.

Donare una borraccia alle alunne e agli alunni delle classi prime elementari è un piccolo gesto con un grande significato. Un messaggio educativo che come istituzioni abbiamo il privilegio e il dovere di dare alle nuove generazioni che si affacciano al mondo dell’educazione, affinché siano protagoniste di un impegno culturale crescente per la salvaguardia e a tutela dell’ambiente che ci circonda”.

“Siamo orgogliosi di portare nelle scuole attraverso queste borracce, tra le alunne e gli alunni delle classi prime elementari del nostro territorio, un messaggio di educazione ambientale concreto: il non utilizzo di materiali nocivi per l’ambiente e il contrasto allo speco di acqua – dichiara l’Assessore all’Istruzione e alla formazione, Nadia Garuglieri – Ogni azione di sensibilizzazione verso le tematiche ambientali rivolta alle nuove generazioni è uno sforzo decisivo per il futuro di tutti i noi.

Gli studenti, negli ultimi anni, anche nel nostro Comune, hanno più volte dimostrato un’attenzione particolare nei confronti dell’ambiente e dei cambiamenti climatici. Un impegno che anche attraverso la consegna di queste borracce intendiamo sostenere e trasmettere anche nei bambini che da poche settimane hanno iniziato il loro percorso formativo ed educativo nelle scuole elementari”.

La lettera del Sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi:

“Care bambine e cari bambini, 

L’Amministrazione comunale di San Giovanni Valdarno in collaborazione con Publiacqua vi consegna a ognuna e ognuno di voi una borraccia di alluminio. Un piccolo gesto con un grande significato. Il progetto “L’acqua del Sindaco arriva nelle scuole” riguarda infatti temi che appartengono a noi e al nostro futuro: la tutela dell’ambiente, l’acqua, i cambiamenti climatici e i materiali che usiamo. Un’iniziativa che organizziamo per il secondo anno consecutivo e che, nonostante la straordinarietà e le difficoltà del periodo attuale, abbiamo ritenuto necessario continuare a portarla avanti.

La borraccia di alluminio che con grande piacere vi doniamo serve a limitare il consumo di materiali inquinanti, come la plastica, per il contenimento dell’acqua. Ogni giorno i nostri consumi di acqua in bottiglia creano un forte impatto ambientale: dalla produzione, al trasporto, fino allo smaltimento.

Il 99 per cento della plastica viene realizzata a partire dal metano o dal petrolio, un processo di produzione che comporta l’emissione di CO2, un inquinamento meno visibile, ma dannoso.

In Italia ogni anno si consumano 8 miliardi di bottiglie da 1,5 litri di acqua minerale, che producono 280 mila tonnellate di rifiuti in plastica. Siamo tra i primi tre Paesi al mondo per il consumo di acqua in bottiglia.

L’inquinamento da plastica è una delle problematiche più attuali anche per l’inquinamento marino. Basti pensare che una bottiglietta di plastica può rimanere nei nostri mari anche 400 anni prima di decomporsi.

Come Amministrazione comunale portiamo avanti un impegno costante nella riduzione dell’uso della plastica nel rispetto dell’ambiente.

La borraccia che oggi vi consegniamo porta con sé molti significati: dalla necessità di non sprecare l’acqua al riuso degli oggetti e dei materiali che accompagnano la vita di tutti i giorni; temi che auspico possano diventare sempre più centrali nel sistema educativo e formativo. Quello che ognuno di noi può fare per ridurre il consumo e la dispersione di materiali dannosi per l’ambiente è tanto e sempre più fondamentale.

Questa borraccia vorrei che fosse per ognuno di voi un piccolo ma importante inizio verso la costruzione di uno sviluppo sempre più sostenibile, in cui ognuno di voi possa essere protagonista di quel cambiamento epocale degli stili di vita di cui tanto abbiamo bisogno. Nel rispetto dell’ambiente e di tutte le specie viventi. Per salvaguardare quanto di più prezioso abbiamo davanti e di quanto più bello possiamo consegnare alle generazioni future: il nostro pianeta.

Avrei voluto consegnarvi personalmente queste borracce, comunicandovi a voce quello che ho cercato di dirvi in queste poche righe, ma nel rispetto delle misure di contrasto alla diffusione del Covid, che ognuno di noi deve con attenzione rispettare, non è stato possibile farlo.”