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Firenze in allerta: paura per scontri alla manifestazione di questa sera in Piazza della Signoria

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Firenze in allerta: paura per scontri alla manifestazione di questa sera in Piazza della Signoria

Stasera, alle ore 21.00, in piazza della Signoria a Firenze, scenderanno in piazza i cittadini per manifestare contro le decisioni, pesanti, prese dal Governo negli ultimi giorni, (soprattutto nei confronti di alcune categorie) che si stanno già manifestando nella quotidianità dell’intera popolazione.

Come abbiamo potuto vedere nei giorni passati gli animi si stanno sempre più scaldando e, forse per questo, il Sindaco di Firenze, Dario Nardella ha espresso preoccupazione , addirittura evocando comportamenti che non riflettono il sentimento della stragrande maggioranza degli italiani; Nardella si è espresso con una frase d’altri tempi:

«Non accetto che Firenze sia messa a ferro e fuoco dai neofascisti»

La manifestazione che sembra non sia stata preventivamente autorizzata, è stata promossa tramite i social e alcuni gruppi whatsapp anonimi che hanno fatto il giro del web.

La Questura di Firenze si aspetta un gran numero di persone provenienti da tutta la Regione e, per questo motivo, ha richiesto 500 uomini di rinforzi al Ministero dell’Interno che, difficilmente potranno arrivare, essendoci una manifestazione analoga a Bologna.

Nel volantino c’è una foto del centro di Firenze col Duomo in primo piano. Sotto, la scritta ‘Fate girare Firenze. «Il tempo delle richieste – recita il testo – è finito». «Dove sono – si legge sempre nel volantino – le 11 mila terapie intensive del decreto rilancio di Maggio?», «Quando arriveranno gli aiuti e i sostegni alle famiglie e ai lavoratori in difficoltà?». «Avete avuto mesi interi – prosegue il testo non firmato – per adeguare il Paese a una seconda ondata, avete costretto milioni di lavoratori a bloccarsi per la vostra incompetenza, il vostro terrorismo mediatico – si conclude nel documento – ha bloccato interi comparti dell’economia nazionale». «Non una manifestazione di categoria  ma la protesta pacifica del popolo».

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