Home Arezzo Nencini, se non si rilancia il turismo, ci sarà una crisi epocale. Consultazione con operatori senesi e aretini: sospensione mutui e canoni, indennizzi a fondo perduto

Nencini, se non si rilancia il turismo, ci sarà una crisi epocale. Consultazione con operatori senesi e aretini: sospensione mutui e canoni, indennizzi a fondo perduto

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Nencini, se non si rilancia il turismo, ci sarà una crisi epocale. Consultazione con operatori senesi e aretini: sospensione mutui e canoni, indennizzi a fondo perduto
Da una conference call e una serie di consultazioni che il Senatore del Psi Riccardo Nencini ha avviato con operatori turistici dell’aretino e del senese, sono emerse alcune proposte che saranno presentare sotto forma di emendamenti al prossimo decreto per il rilancio post emergenza sanitaria.
Si tratta di un pacchetto omogeneo per il settore più a rischio, il comparto turistico del Paese, che in Toscana vale il 15% di Pil.
“Possiamo fare le previsioni più ottimistiche, immaginando che la curva dei contagi scenda velocemente e che a giugno riaprano alberghi, stabilimenti balneari, agriturismi, luoghi dove trascorrere le vacanze. Ma anche di fronte a uno scenario del genere la situazione resterà drammatica”- ha detto Nencini che, spiegando i contenuti del pacchetto delle proposte per il rilancio del turismo, ha aggiunto:
“dall’esenzione per il 2020 delle imposte sugli immobili turistici, fino alla sospensione di mutui, versamenti, ritenute e contributi previdenziali dino a dicembre; possibilità di detrazione dell’imposta lorda delle spese per le vacanze in Italia con un tetto ragionevole di 500 euro a persona; indennizzi a fondo perduto ad aziende e lavoratori autonomi che abbiano subìto danni rilevanti e  cassa integrazione in deroga per quelle aziende del settore alle quali non si applicano gli ammortizzatori sociali. E magari prolungare la “disoccupazione’ per i lavoratori stagionali del comparto turistico non riassunti”.
Se non si pensa a un pacchetto del genere, “il rischio è che l’intero settore crolli sotto i colpi di una recessione che somma due crisi epocali come quella del 1930 e del 2008”.
Ecco, nel dettaglio, i punti del piano per rilanciare il turismo: 
  1. Imposte sugli immobili turistico ricettivi (IMU, IMI,IMIS, ecc) strumentali allo svolgimento dell’attività imprenditoriale. Esenzione per il 2020, riduzione per i due anni successivi. 
  2. Versamenti, ritenute, contributi previdenziali e assistenziali, premi assicurazione obbligatoria, ecc…. Sospensione fino al 31 dicembre 2020 e rateizzazione dopo il 1 gennaio.
  3. Credito di imposta per locazioni e fitto ramo azienda, per strutture turistico ricettive alberghiere extralberghiere, impianti termali, Centri benessere, ecc.
  4. Bonus vacanze. Credito d’imposta, limitatamente ai periodi d’imposta 31.12.2020 e 31.12.2021
  5.  Possibilità di detrazione dall’imposta lorda dovuta delle spese per vacanze in Italia fino a percentuale da definire e con un ragionevole tetto per persona di 500 €. 
  6. Canoni demaniali marittimi ed idrici con finalità turistico-ricreative, sportive e diporto nautico. Sospensione versamento canoni senza applicazione di sanzioni ed interessi, da versare o in un’unica soluzione o con rateizzazione in rate bimestrali a partire da marzo 2021.
  7. Riduzione di fatturato. Credito d’imposta 50% della riduzione del fatturato delle strutture turistiche ricettive per i mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, luglio e agosto 2020 rapportati alle stesse mensilità del 2019, 2018 e 2017.
  8. Mutui. Periodo più lungo di sospensione (fino al 31.12.2020) ed espressa previsione che la scadenza del mutuo sia traslata in avanti per un periodo corrispondente alla sospensione.
  9.   Estensione a tutte le professioni turistiche, sia ordinistiche che non, delle misure di aiuto previste dal DL 18/2020 e l’introduzione per gli anni fiscali 2020-2021 di un regime forfettario per redditi inferiori a € 100.000, senza limite di concorso con reddito da lavoro dipendente e senza limiti di beni strumentali.
  10. Indennizzo (NON credito d’imposta) per imprese e professionisti del settore su differenziale negativo registrato per i mesi 2020 sul 2019.
  11. prevedere l’estensione e attivazione immediata della Cassa Integrazione (CIG) in deroga per tutte quelle aziende del settore turismo alle quali non si applicano gli ammortizzatori sociali esistenti e la semplificazione della procedura di accesso alla CIG-CIGS-FIS per le aziende a cui si applicano tali strumenti, oltre al necessario prolungamento della cd “disoccupazione” per i lavoratori stagionali del comparto turistico non riassunti;
  12. prevedere interventi di indennizzo a fondo perduto alle aziende e ai lavoratori autonomi che abbiano subito danni rilevanti diretti.