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Ralli: “Il Settebello di Ghinelli e i due assi della magistratura”

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Ralli: “Il Settebello di Ghinelli e i due assi della magistratura”
Luciano Ralli

Dichiarazione di Luciano Ralli

“Ho letto il programma del candidato Ghinelli. In quello che nel suo sito viene definito il “Sette bello” manca un elemento e cioè quello della legalità. Il centro destra cerca di cancellare dalla lavagna della campagna elettorale poche ma significative parole: favoreggiamento e abuso d’ufficio. Sono quelle che hanno scritto i magistrati di Arezzo per lui.

Ghinelli fa parte del gruppo di 13 persone, tra i quali molti esponenti del centro destra, ai quali è stato consegnata la notifica di chiusura delle indagini preliminari. Nel suo caso per favoreggiamento e abuso d’ufficio. Un’intricata vicenda di cui si occuperà il tribunale di Arezzo. Una semplice vicenda della quale, però, non possono non occuparsi gli elettori.

Ognuno, se vuole, vada a leggersi i motivi delle decisioni dei giudici. E se le trova, legga anche le parole di difesa di Ghinelli. E magari ricordi il monito di Salvini ai magistrati aretini: “lasciate fare a Ghinelli il suo lavoro”. La parte giudiziaria spetta ai magistrati e agli avvocati. Gli elettori devono però sapere una cosa. Qualora Ghinelli venisse condannato, non in maniera definitiva ma anche solo in primo grado, scatterebbe la sospensione prevista dall’articolo 11 del Dlgs 31 dicembre 2012 n. 235 che inibisce lo svolgimento delle funzioni pubbliche.

Arezzo avrebbe un Sindaco sospeso e quindi impossibilitato a svolgere le sue funzioni. Quando Ghinelli parla di 2025 dimentica di dire agli aretini che dovrà passare una prova giudiziaria dalla quale potrebbe uscire privato delle sue funzioni di sindaco. Domanda: quale stabilità, quali certezze, quale futuro per Arezzo con questa incognita?”

Luciano Ralli

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